Anac e la legalità, in Campania
si registra il record di interventi

Anac e la legalità, in Campania si registra il record di interventi
di Gigi Di Fiore
Lunedì 13 Agosto 2018, 08:48 - Ultimo agg. 16:42
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Dalla Asl Napoli uno, all'Università Federico II, dal Comune di Giugliano al Conservatorio napoletano di San Pietro a Majella, dall'Autorità portuale napoletana alla Regione. Dalla Campania, l'Autorità anticorruzione ha ricevuto tanto da fare, molta materia su cui interloquire, suggerire, intervenire. Secondo l'ultima relazione, presentata in Parlamento dal presidente Raffaele Cantone, la Campania è terza, subito dopo Lazio e Sicilia, per segnalazioni. Viene prima della Lombardia e della Puglia.

Materie diverse su tutta la pubblica amministrazione che hanno impegnato l'Anac dalla riforma di quattro anni fa. Tra pareri, delibere, verifiche e procedimenti sono almeno 150 gli atti che riguardano la Campania. Ma l'Anticorruzione è diventata un rifugio e un alibi per gli amministratori pubblici. Un ombrello preventivo per evitare problemi giudiziari. Le richieste di intervento dell'Anac sono aumentate e così il presidente Cantone l'anno scorso ha dovuto precisare nel dettaglio le materie e i compiti del suo ufficio.

«L'Autorità svolge attività di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche e di vigilanza sull'affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici» ha scritto Cantone nel suo comunicato. Aggiungendo poi che i suoi uffici sono competenti anche a «gestire le segnalazioni dei dipendenti pubblici su illeciti commessi all'interno del proprio ente, i cosiddetti whistleblower». Di queste segnalazioni ne sono arrivate all'Anac 893 lo scorso anno, con l'apertura di 364 fascicoli. Numeri in crescita, se si pensa che queste segnalazioni erano appena 16 nel 2014 con soli 3 fascicoli aperti.
 
C'è molto lavoro per gli attuali 304 dipendenti in servizio all'Anac. In quattro anni, sulla scrivania del presidente Cantone è arrivato di tutto. Anche la richiesta di parere sull'applicazione della legge Severino al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e al governatore campano, Vincenzo De Luca. Materia di non competenza dell'Anticorruzione. Su questo, l'unico atto dell'Anac è stato il parere positivo al governo alla costituzione in giudizio dinanzi la Consulta sull'eccezione di costituzionalità sollevata sulla Severino dagli avvocati di De Magistris. Intervento che l'Anac riteneva «opportuno a tutela di strumenti di garanzia dell'imparzialità dell'amministrazione». Molte le delibere, anche su presunte incompatibilità. Come quella che riguardava uno dei componenti della segreteria tecnica del Grande Progetto Pompei, destinato a lavori negli scavi finanziati dall'Unione europea. Un parere, attivato su segnalazione di un'archeologa della Soprintendenza di Pompei. C'è stato negli anni anche una delibera sulla gestione dell'emergenza migranti, affidata alla Regione Campania nel 2011. Era l'esame sui 43 contratti a strutture alberghiere private e 24 contratti a strutture di enti senza scopi di lucro. L'Anac raccomandò di curare le giustificazioni di spesa dell'ospitalità, tenendo conto di una media giornaliera di spesa di 40 euro ad ospite che poteva essere sforata non oltre un massimo di 43,50 euro.

Molte le segnalazioni e gli interventi sulla raccolta dei rifiuti. C'è stato un parere sul contratto del Comune di San Prisco in provincia di Caserta, ma anche sul trasporto rifiuti gestito dalla Sapna spa nel 2012 o sui lavori al centro raccolta Selva Piccola nel comune di Giugliano tre anni fa. Le richieste di tipo esclusivamente politico sono state respinte per incompetenza. Sintomatica la segnalazione, nella campagna elettorale del 2015 per la Regione Campania, inviata all'Anac dal Movimento cinque stelle. Veniva denunciato il «percorso elettorale del candidato governatore De Luca», che rischiava l'immediata sospensione per l'applicazione della legge Severino. Questione che non ci compete, su cui non abbiamo alcuna veste per dire la nostra, rispose l'Anac. Con i rifiuti, è il settore sanità a fare la parte del leone negli interventi dell'Anac. Negli anni, c'è stato un provvedimento sulla costruzione dell'ospedale del Mare a Napoli, ma anche una delibera, depositata lo scorso anno, sull'affidamento del servizio di pulizia all'ospedale Cardarelli di Napoli, nata da su esposto della società seconda classificata nell'appalto, la Florida 2000. Nel suo intervento, l'Anac ha parlato di «anomalia nell'affidamento dell'appalto del servizio di pulizia».
Vigilanze su segnalazioni, contestazioni, pareri, ispezioni, raccomandazioni sono le tipologie di intervento dell'Anac. Nel primo trimestre di quest'anno, sono stati 22 i procedimenti avviati di ufficio, 21 su segnalazione. Cinque, invece, i procedimenti sanzionatori. La vigilanza, sempre nel primo trimestre di quest'anno, su segnalazione è stata avviata 42 volte. Alto, nell'intero 2017, il numero delle archiviazioni di segnalazioni: 1564.

Tra gli interventi dell'Anac, ve ne sono anche di particolari. Come, ad esempio, i rilievi sui siti istituzionali che devono rispondere, per legge, a caratteristiche di trasparenza e precisione. È stato il caso del Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli. Un intervento nato da una segnalazione sulla «mancata pubblicazione sul sito web istituzionale di molti dati mai inseriti». E ha scritto nella sua relazione al Parlamento il presidente Cantone: «Da una verifica effettuata emergeva che la sezione Amministrazione trasparente era completamente priva di dati, in violazione del decreto legislativo 33 del 2013». E ancora: «Si chiedeva al Conservatorio di provvedere all'adeguamento del sito web, specificando le motivazioni del mancato adempimento». Il Conservatorio non ha adempiuto alla richiesta ed è scattata un'istruttoria sanzionatoria che è in corso. È uno dei 53 casi di richiesta notizie del 2017, per incompletezza di siti istituzionali.

Tra le vicende curiose di intervento dell'Anac, anche la verifica sulle «modalità di affidamento della conduzione e produzione delle puntate della trasmissione Che tempo che fa da parte di Rai spa». È la trasmissione di Fabio Fazio su cui concludeva l'Anac: «Si è ritenuto non conforme al codice la modalità di affidamento della produzione del programma, evidenziando la necessità di un monitoraggio dell'andamento dei costi e dei ricavi sulla base dei dati effettivi di ascolto registrati».

In quattro anni, l'Anac ha incrementato la sua attività ed è diventata riferimento per molte pubbliche amministrazioni. La famosa delibera-comunicato del presidente Cantone conteneva così anche una precisazione finale: «Scopo del presente comunicato è anche evitare che si producano nei soggetti richiedenti aspettative su un intervento o una soluzione in questioni inconferenti». E poi ancora: «Va evitato che la valutazione di tali richieste possa rallentare l'attività istruttoria sulle questioni che invece sono di pertinenza dell'Autorità».
 
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