«Reddito di cittadinanza, centri per l'impiego non sono pronti: meglio coinvolgere l'Inps»

«Reddito di cittadinanza, centri per l'impiego non sono pronti: meglio coinvolgere l'Inps»
«Reddito di cittadinanza, centri per l'impiego non sono pronti: meglio coinvolgere l'Inps»
Martedì 4 Dicembre 2018, 10:28 - Ultimo agg. 13:13
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Ultime notizie sul reddito di cittadinanza. I centri per l'impiego per adesso non sono ancora pronti, quindi meglio coinvolgere l'Inps, che eroga già il Reddito di Inclusione (Rei) introdotto dal precedente governo. La proposta arriva dal consigliere economico del leader della Lega Matteo Salvini, il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, che in un'intervista al Corriere della Sera ha detto che per il reddito di cittadinanza «insisto sulla mia proposta di destinare le risorse ai beneficiari tramite la formazione aziendale».

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«Aggiungo che in attesa della riforma dei centri per l'impiego si potrebbe coinvolgere l'Inps per incrociare beneficiari e imprese che si offrono di erogare la formazione. I centri per l'impiego al momento non sono pronti mentre l'Inps già oggi eroga il Reddito di inclusione (Rei), ha le liste degli aventi diritto». In merito alle critiche ricevute ieri dagli industriali, «mi chiedo che cosa sarebbe successo se non avessimo messo a disposizione 13 miliardi per chiudere con la clausola di salvaguardia e non aumentare l'Iva. Credo che le imprese e il commercio si sarebbero trovate di fronte un vero scoglio alla crescita», osserva Siri. 



Sulla trattativa con l'Ue, «i saldi possono essere rimodulati soprattutto se riusciamo a recuperare risorse dalla spesa improduttiva, ed è quello che stiamo facendo. Meno facile è basare la rimodulazione sui provvedimenti pilastro della manovra. In ogni caso, spetterà al premier Giuseppe Conte formulare la sintesi dialettica con l'Europa», conclude Siri. «Noi abbiamo in manovra 16 miliardi di investimenti, 2,5 miliardi per l'edilizia ospedaliera, abbiamo ridotto del 40% l'Imu sui capannoni e destinato 750 milioni di euro alle Province, rimaste con le incombenze ma senza quattrini. Credo che a Bruxelles di questo si dovrà tenere conto».
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