Uccidono la piccola «Bambi»: cacciatori incastrati dalla carne in frigo

Uccidono la piccola «Bambi»: cacciatori incastrati dalla carne in frigo
di Nazareno DINOI
Giovedì 19 Ottobre 2017, 18:21 - Ultimo agg. 21:35
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Orrore nelle campagne di Manduria dove la femmina di daino che si aggirava nella zona è stata uccisa e macellata. “Bambi”, così come era stata battezzata dagli animalisti che hanno cercato invano di catturarla per metterla in salvo e proteggerla dai bracconieri, è stata finita con un colpo di fucile alla testa sparato a bruciapelo da uno di quattro cacciatori manduriani, due dei quali sono stati già individuati e denunciati. Uno di loro avrebbe già confessato.
Nel frigo della sua casa gli agenti di polizia del commissariato di Manduria hanno trovato 8 chilogrammi e mezzo di carne fresca attribuita all’animale. L’uomo in un primo momento aveva dichiarato che si trattava di carne di maiale, circostanza poi smentita dal veterinario a cui gli investigatori avevano sottoposto il reperto. Gli agenti di polizia sono alla ricerca degli altri due complici e stanno valutando la posizione dei proprietari di un casolare dell’uliveto dove sarebbe avvenuta l’uccisione dell’animale protetto. Nei loro confronti potrebbe scattare la denuncia per favoreggiamento. I cacciatori invece rispondono del reato di crudeltà, lesione e conseguente morte di specie protetta punito con la reclusione sino a due anni e una multa che può raggiungere i 45 mila euro. A quanto pare per avvicinare “Bambi”, che si era allontanata da un agriturismo in cui era ospitata con altri daini, i quattro cacciatori avrebbero usato come esca del melograno, frutto di cui i daini vanno ghiotti.
 
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