Dapprima guardingo, lo squalo, come documentano le immagini, si fa sempre più intraprendente. Tanto da arrivare a tentare un timido attacco. Ecco il racconto di Stacey: "eravamo usciti per un safari di routine dedicato all'osservazione di coccodrilli e ippopotami. Arrivati sul posto, prosegue, abbiamo visto un piccolo branco di enormi ippopotami che, in acqua, sembravano guardarsi attorno. Solo allora ho notato qualcosa che si avvicinava. Sbucata dal nulla, infatti, una pinna di squalo aveva cominciato ad avvicinarsi a quei giganti. Ho iniziato subito a riprendere la scena. Quello che avevamo davanti agli occhi era certamente qualcosa di eccezionale".
Lo squalo, infatti, dopo essere rimasto a distanza per un po', ha cominciato ad avvicinarsi. Poi, improvvisamente, l'attacco. Preoccupati non più di tanto, gli ippopotami, sicuri della propria mole. "L'acqua, sottolinea Farrel, era molto torbida e potrebbe aver favorito il comportamento insolito dello squalo". Seppur di indole aggressiva, lo squalo toro ha rischiato molto. Un solo ippopotamo avrebbe potuto ucciderlo in un attimo. Alla fine, tutto si è risolto senza vinti né vincitori con lo squalo allontanato e gli ippopotami che hanno ricominciato a godersi il bagno.
Il bull shark è noto per la sua stravagante consuetudine di vivere in acque dolci così come in mare. È stato responsabile di rari attacchi nei confronti dell'uomo, avvenuti nei fiumi, africani e nordamericani, nel secolo scorso.