Un puma si aggira nel comasco e fa razzia di polli, l'allarme di sindaco: «Fate attenzione»

Un puma si aggira nel comasco e fa razzia di polli, l'allarme di sindaco: «Fate attenzione»
Giovedì 11 Ottobre 2018, 20:22 - Ultimo agg. 22:07
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MILANO Un paio di pollai assaltati, sindaci che raccomandano di tenere i cani al guinzaglio e fare attenzione nei boschi, e testimoni sicuri che sì, quel «verso strozzato e raggelante è proprio quello del puma, l’abbiamo confrontato su Internet». A Ponte Lambro, nel comasco, serpeggia la paura: il grosso felino che nei mesi scorsi vagava nei boschi è tornato ed è stato visto di nuovo, questa volta nel centro abitato. A lanciare l’allarme è il Comune, con un posto pubblicato sulla sua pagina Facebook. «Questa mattina è stato avvistato un animale riconducibile a un puma - si legge - che da settimane sembra aggirarsi nelle zone del comasco, a Ponte Lambro nei pressi della chiesa di Mazzonio. L’avvistamento è stato segnalato al 112 che sta effettuando ricerche e verifiche sul territorio. Si prega di prestare attenzione e in caso di ulteriori avvistamenti o informazioni, contattate prontamente i carabinieri».
CODA LUNGA
C’è anche un video, pubblicato dai media locali e ritenuto «attendibile» dalle autorità, che mostra il felino magro e felpato protagonista di decine di avvistamenti nelle selve e negli orti in alcuni paesi non lontani dalla città del lago. Vighizzolo di Cantù, l’ultimo, di poche ore fa, ad Andrate di Fino, nell’orto di un pensionato di 79 anni. «Le caratteristiche morfologiche fanno pensare a un puma - spiega il comandante della polizia provinciale Marco Testa - quello che non convince tanto è la dimensione limitata, ma esistono diverse sottospecie di puma oppure potrebbe anche trattarsi di un incrocio, come va di moda ultimamente per i felini. Non è invece un caracal, come ipotizzato da qualche veterinario, perché ha una coda lunga, portata a sciabola, tipica del puma, mentre quella del caracal è piccola». Come può essere finito nei boschi lombardi? «Difficile che qualcuno che lo abbia allevato sia stato poi autore dell’abbandono, di solito ci si affeziona all’animale - precisa Testa, i cui agenti hanno avuto più di un incontro ravvicinato col felino, senza riuscire a catturarlo - ed è anche strano che si adatti allo stato selvatico, se è stato allevato. In ogni caso, qui da solo non può esserci arrivato, in Europa il puma non c’è, non ha nulla a che vedere col nostro ambiente, è originario dell’America».
IN CERCA DI RIPARO
I precedenti avvistamenti si sono verificato ad agosto.
Prima è entrato in un orto, poi ha assaltato un pollaio ad Andrate di Fino, proprio sotto le case. Tornando di nuovo sul luogo del delitto alle sette e mezza del mattino, facendo ululare tutti i cani del quartiere. Le segnalazioni sono state riferite alla polizia provinciale. «Evidentemente l’animale ha trovato in quei luoghi una nicchia ecologica per lui interessante - dice il comandante Testa - Le tracce nell’orto di Casnate sono analoghe. Stiamo potenziando la sistemazione di trappole nella zona e perlustriamo i luoghi con i carabinieri forestali». Il 9 ottobre l’animale è stato visto dai fratelli Cesare e Luca Cairoli ad Andrate, frazione verde di Fino Mornasco, dove da anni gestiscono una azienda agricola e hanno aperto un agriturismo. Di animali se ne intendono: «Il puma? E’ un costoso incrocio fuggito da una villa», affermano. Il felino si è anche mangiato due dei loro polli. «Sì, il puma mi ha portato via due polli – racconta Luca – l’ho visto di sfuggita, bene anche se non benissimo. Di sicuro non è un animale cattivo, o meglio, è incapace di predare l’uomo e il cane, davanti ai miei pastori è scappato. Non è un felino abituato alla caccia, io ho tante mucche, nessuna ha subito un graffio. L’impressione è che con l’arrivo dell’inverno si stia avvicinando sempre di più alle case in cerca di un riparo, di cibo, perché non è abituato a sopravvivere in autonomia».
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