Oranghi, «bamboccioni» del regno animale. Ecco perché

Oranghi, «bamboccioni» del regno animale. Ecco perché
Lunedì 22 Maggio 2017, 20:18 - Ultimo agg. 23 Maggio, 21:05
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Gli oranghi sono eterni cuccioli: possono essere allattati al seno fino a otto anni. Un vero record che li pone al primo posto tra i primati e che è stato rivelato dall'analisi dei denti condotta dal gruppo della Griffith University coordinato da Tanya Smith e pubblicata sulla rivista Science Advances. E' una scoperta può essere utile sia per proteggere i primati a rischio di estinzione, sia per capire l'evoluzione dell'allattamento nell'uomo. 

Studiando i denti di oranghi custoditi in musei zoologici, i ricercatori ne hanno ricostruito la crescita sulla base delle concentrazioni di bario, un elemento che nell'organismo segue un percorso simile a quello del calcio e che è un buon indicatore del priodo nel quale un neonato viene allattato.

"Questo metodo può essere usato anche per ricostruire la storia della dieta degli uomini contemporanei, studiare in modo affidabile il legame tra la dieta dei neonati e la loro salute negli anni successivi, nonché per elaborare modelli sulla crescita della popolazione", commenta Christine Austin, una delle ricercatrici. 

L'analisi dei livelli di bario ha mostrato che gli oranghi avevano consumato esclusivamente latte materno nel primo anno di vita. Dopo quel periodo i denti hanno mostrato cicli alterni, indicando cioè un consumo maggiore e minore di latte fino all'età di 8-9 anni. 

Secondo i ricercatori questo lungo periodo di allattamento potrebbe dipendere dalla disponibilità o meno di frutta. "Questi dati - osserva Smith - aiuteranno a capire come la disponibilità di cibo e altri fattori ambientali influiscano sull'allattamento nei primati. Serviranno altri studi per capire se schemi simili di allattamento e nutrizione aiutano i bambini ad avere una maggiore resistenza agli stress ambientali nell'infanzia".
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