E' la storia - fortunatamente scoperta - di lupi selvatici usati per incroci con cani cecoslovacchi, così da ottenere una nuova razza, bella e più resistente a malattie ossee, ma anche potenzialmente più pericolosa e aggressiva. Un traffico illegale di oltre 200 esemplari, venduti a migliaia di euro grazie a pedigree falsificati.
Il business è stato scoperto dal Comando unità tutela forestale ambientale ed agroalimentare dei Carabinieri, il Cutfaa, che dal 1 gennaio 2017 ha sostituito l’ex Corpo forestale dello Stato.
Un’operazione, la prima completata dal Cuftaa, ribattezzata “Ave Lupo”, che ha portato al sequestro di 229 esemplari di ibrido di cane e lupo selvatico in 54 province. Il risultato è frutto di un’indagine lunga e complessa coordinata dalla Procura di Modena e iniziata nel 2013. Nove invece gli allevamenti coinvolti, in Campania, in Calabria, e in Emilia Romagna, e accusati di aver portato avanti una pratica di ibridazione fuorilegge. I reati ipotizzati sono quelli di falso ideologico e frode in commercio.