Colpito dal bracconiere, Freccia può finalmente cercare casa

Colpito dal bracconiere, Freccia può finalmente cercare casa
di Benedetta Palmieri
Lunedì 8 Gennaio 2018, 11:44
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Dal primo post dell’8 novembre scorso (le cui immagini lo immortalavano ancora con un arpione che lo passava da parte a parte) a quello del 7 gennaio (che annuncia la sua guarigione e la possibilità di adottarlo) sono passati due mesi.

Due mesi nei quali alla Clinica veterinaria Duemari non sono stati sempre sicuri che il bracco ce l’avrebbe fatta, o quantomeno che avrebbe ripreso le sue funzioni normali, come il potersi alimentare regolarmente. Due mesi nei quali per Freccia – sparato per giunta da distanza ravvicinata, verosimilmente da un bracconiere – ci sono stati interventi e Tac (polmone, esofago, diaframma, fegato erano stati tutti seriamente danneggiati), monitoraggi continui, bende e drenaggi; ma anche le prime passeggiate all’interno del centro, la conoscenza con gli altri animali ricoverati, e piano piano anche i primi pasti veri. 

E adesso può finalmente avere una casa – e anzi, la cerca e si spera qualcuno lo accolga al più presto. 
Freccia è uno dei casi più eclatanti trattati dalla Duemari, dopo quello di Palla – la cagnolina trovata a gennaio del 2016 con un laccio così tanto stretto attorno al collo da averla deformata, facendole gonfiare a dismisura la testa (peraltro mai più tornata del tutto a posto). Quella storia fece il giro del Paese divenendo orribilmente nota, ma ha anche dato vita a una onlus: “Effetto Palla” – ossia “una rete di strutture veterinarie e volontari che si occuperà di curare gli animali in difficoltà, quelli che vivono le peggiori situazioni in tutta Italia, non solo in Sardegna; di promuovere progetti, organizzare eventi di sensibilizzazione e svolgere azioni per fare concretamente il bene di quelli che ci piace chiamare animali di nessuno”. 

Del resto, non bisogna lasciarsi colpire solo dai casi più noti: alla clinica veterinaria di Oristano, animali abbandonati in cattive condizioni di salute o gravemente feriti ne arrivano continuamente – lì li chiamano affettuosamente “rottami”, li curano tutti con la medesima dedizione e per tutti si auspica un futuro migliore. Qualcuno non ce la fa, come la gattina Simply, ma per altri va meglio, come per Vasco Vandalino (vecchio e acciaccato, ma da novembre in una casa accogliente) o Piombo (impallinato e con una ferita alla testa), o ancora Tino che, nonostante non abbia del tutto risolto i suoi problemi alle zampe, è pronto per una famiglia che gli voglia bene. 

Chiunque volesse seguire e/o sostenere il lavoro della clinica e della onlus, può far riferimento alla pagina Fb della prima e al sito www.effettopallaonlus.it per la seconda. 
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