Sono stati inoltre prelevati campioni di saliva per analizzare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Elemento di novità, spiega la ricercatrice Iris Schoberl, è l'utilizzo della variabilità del cortisolo per valutare la risposta agli stress.
Quel che è emerso è che i cani mostrano una diversa variabilità di cortisolo in base alla personalità del loro proprietario. Ad esempio, spiega la scienziata, i cani di padroni nevrotici hanno una variabilità di cortisolo più bassa, il che sarebbe segno che non riescono a far fronte a situazioni stressanti. "La personalità incide su come interagiamo con gli altri e col mondo", aggiunge la dottoressa Schoberl. "La nevrosi è legata a basse aspettative di supporto sociale in caso di bisogno e porta a depressione e ansia. I cani sono risultati sensibili agli stati emotivi dei loro proprietari ed è possibile un 'contagio' emotivo tra i due". La ricercatrice conclude che quello tra cane e proprietario è un rapporto di "diade" sociale, di coppia: si influenzano l'un l'altro nell'affrontare lo stress. In questa dinamica l'influenza del partner "umano" risulterebbe più forte.