Calabria, ritrovato sulla Sila scheletro completo del cugino del mammut

Foto da Wikipedia
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Martedì 28 Novembre 2017, 11:47 - Ultimo agg. 12:02
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Ritrovato sui monti della Sila cosentina, in Calabria, lo scheletro completo, il primo in Italia, di "Elephas Antiquus", esemplare che viene definito dagli studiosi il "cugino" del mammut. La scoperta, nell'ambito della campagna di scavi condotta da ricercatori e archeologi dell'Università del Molise, coordinati da Antonella Minelli. I reperti sono stati trasferiti nel laboratorio di Archeologia dell'Unimol.

«Si tratta di un rinvenimento eccezionale, una scoperta fortuita - spiegano dall'ateneo molisano - che potrebbe in parte riscrivere la storia della Calabria settentrionale. Secondo le prime valutazioni, il gigantesco animale, dell'altezza di 4 metri al garrese, sarebbe morto sulle sponde del lago Cecita per cause naturali. Nella zona non sono stati infatti trovati elementi che facciano pensare alla presenza di antichi cacciatori, ma le indagini nell'area sono solo all'inizio».

Al momento, grazie ai fondi messi a disposizione dal Segretariato regionale Mibact per la Calabria, Soprintendenza archeologia, Belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, Comune di Spezzano della Sila e Parco Nazionale della Sila, sono stati asportati dal sito solo una zanna, un molare e altri frammenti, che nei prossimi mesi saranno sottoposti a pulizia, consolidamento e restauro presso il laboratorio archeologico dell'Ateneo molisano diretto da Carlo Ebanista.
Ma le ricerche - dicono gli archeologi - dovranno continuare. E non solo, perché gran parte dello scheletro dell'elefante è ancora nascosto fra i sedimenti.
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