Scuole, riaprono le palestre ma lo spazio sarà ridotto

Scuole, riaprono le palestre ma lo spazio sarà ridotto
di Paolo Barbuto
Venerdì 12 Ottobre 2018, 23:00
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Ieri sono partite le lettere a tutti i presidi della Provincia, all’inizio della prossima settimana scatteranno i sopralluoghi all’interno degli edifici scolastici per cancellare l’imbarazzo delle palestre chiuse al pomeriggio che vietano a tanti giovani di fare sport e impediscono a decine di società di partecipare ai campionati.
L’esempio più clamoroso è quello della pallavolo: tornei sospesi perché le palestre delle scuole sono chiuse e non c’è dove giocare. Ma c’è di più. In tante palestre scolastiche cittadine sono previsti gli allenamenti degli atleti delle Universiadi che si svolgeranno la prossima estate: se quelle palestre fossero chiuse sarebbe una vergogna in mondovisione.
LA CORSA
All’indomani dell’allarme sul blocco totale delle attività sportive pomeridiane negli istituti superiori della Provincia di Napoli, è scattata la cosa alla ricerca della soluzione del problema. Gli stessi dirigenti scolastici che dieci giorni fa avevano ricevuto una lettera che imponeva loro di tenere chiuse le palestre nel pomeriggio, ieri mattina hanno ricevuto un’altra missiva, sempre dagli uffici della Città Metropolitana: stiamo cercando una soluzione. 
A dire la verità il burocratese, che è una lingua a parte, recita testualmente «facendo seguito alla precedente nota di questo ufficio, si comunica che l’Area Tecnica Edilizia Scolastica, con nota del 12 ottobre 2018 ha rappresentato l’avvio delle attività istruttorie. All’esito dei riscontri richiesti questo ufficio provvederà per quanto di competenza». Comprendiamo il vostro smarrimento di fronte alle parole messe in fila in quella lettera ufficiale della Città Metropolitana. Il significato dovrebbe essere proprio quello che vi abbiamo annunciato: verremo a scuola e cercheremo una soluzione per riaprire la palestra.
LA SICUREZZA<QA0>
Le palestre delle scuole superiori sono rimaste chiuse alle attività pomeridiane fin dall’inizio dell’anno. Il motivo è l’applicazione di una norma sulla sicurezza antincendio che risale al 2011 e che è stata dimenticata fino ad oggi. Secondo quella norma, durante l’orario scolastico le palestre sono sicure rispetto ai rischi d’incendio ma al pomeriggio diventano insicure. Il fatto è che le attività spostive extrascolastiche vengono assimilate agli spettacoli teatrali e alle manifestazioni pubbliche al coperto, e quindi devono avere particolari elementi che invece non sono richiesti per svolgere le attività scolastiche.
Ma cosa intende fare la Città Metropolitana per superare l’impasse e restituire le palestre alle società sportive? Il percorso l’ha studiato il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Domenico Marrazzo che lo ha anche spiegato nel dettaglio: «Immediatamente partirà una fase di sopralluogo da parte dei tecnici che andranno a verificare ognuna delle cento palestre nelle quali dovrà essere svolta attività sportiva pomeridiana. Poi partiranno le attività “immediate” che consistono, ad esempio, nel limitare gli spazi a disposizione delle società sportive per non superare il limite di metri quadri oltre il quale scattano le severe norme antincendio. Dopo aver effettuato questo primo passaggio sarà possibile ottenere un permesso temporaneo da parte dei vigili del fuoco».
Subito dopo aver risolto la questione, una volta restituite le palestre (sebbene ridimensionate) alle attività sportive, entrerà in azione la seconda parte del piano predisposto dalla Città Metropolitana che è stato condiviso ieri mattina con il sindaco de Magistris: «I sopralluoghi iniziali ci consentiranno anche di prevedere interventi strutturali mirati, scuola per scuola, al fine di ottenere permessi definitivi. Spesso si tratterà di lavori dal costo irrisorio, in altre occasioni sarà necessario prevedere impegni economici più consistenti ma abbiamo previsto anche questo», spiega con metodo il consigliere Marrazzo. Sostiene che dagli avanzi di bilancio ai quali sarà possibile attingere, che ammontano a quasi cinquecento milioni di euro, sarà possibile pescare anche il denaro necessario ai bisogni delle palestre delle scuole.
E le Universiadi? Marrazzo sorride: «Per i giorni della manifestazione tutto sarà risolto. Chi vorrà allenarsi nelle scuole superiori di Napoli e Provincia non avrà che da chiederlo: troverà porte aperte e documenti in regola».
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