Ostia, «Aiutiamo i bisognosi»: così il clan Spada muove diecimila voti

Ostia, «Aiutiamo i bisognosi»: così il clan Spada muove diecimila voti
di Mirko Polisano
Venerdì 10 Novembre 2017, 00:05 - Ultimo agg. 00:21
3 Minuti di Lettura
Bar, palestre, garage e case comunali prese e rivendute a qualche decina di migliaia di euro. Il mondo Spada gira intorno a interessi economici ma anche politici. A Ostia Nuova, il clan governa e gestisce una vera e propria economia. Lo sanno bene quelli della “piazza” che continuano a ripetere: «ha fatto solo del bene a tutti noi. Dà lavoro a un sacco di gente». Quella gente che rappresenta l’“esercito” degli Spada pronta a muovere al primo schiocco di dita del boss Carmine, alias Romoletto e dei suoi. Un giro d’affari che si intreccia inevitabilmente con lo scenario politico di questa città di oltre duecentomila abitanti. Tra poco più di una settimana ci sarà il ballottaggio. Nei momenti decisivi, la famiglia mostra il suo peso politico. In principio c’era la simpatia per i grillini, poi Casapound. 

IL POST
«Se non mi candido, voto M5S -diceva Roberto Spada, a pochi giorni dall’arresto dell’ex presidente Pd Andrea Tassone- è l’unico partito pulito». Poi l’ammissione: «Ho deciso di candidarmi come presidente del X Municipio- scrive sui social- credo di vincere facilmente, facendo i calcoli riesco ad arrivare a 15mila voti». Millanteria da chi sa di avere crediti da vantare oppure gli Spada con i loro traffici a Ostia riescono davvero a imporre i loro numeri? Il pacchetto di voti è consistente e il bacino di utenza è concentrato a Ostia Nuova, feudo e roccaforte del clan.

LE ATTIVITÀ
In pochi metri lineari due bar e tre palestre, dove un continuo via vai di persone non fa altro che chiedere “aiuto”. E in una zona dove lo Stato si vede poco e a tratti, è l’anti-stato a fare da guida. Alle richieste di chi ha bisogno le organizzazioni criminali rispondono si. È sempre un credito da riscuotere in termini di favori della mala o di promesse elettorali. Poi c’è il core business: quello delle assegnazioni delle case popolari. Gli Spada decidono chi entra e chi esce. Palazzine del Comune di Roma dove sono loro, però a dettare legge. E la lista dei debitori nei confronti degli Spada aumenta. Ecco da chi è formato l’esercito silenzioso che può inquinare le elezioni a Ostia. Un target di migliaia di elettori, non tanto lontani dai 15mila millantati da Roberto su facebook. Le attività degli Spada, però, permettono di «controllare» anche diecimila persone, tra queste quelle che ieri al momento della cattura urlavano contro le forze dell’ordine.

Infine, c’è la questione spiagge. Baficchio e Sorcanera, all’anagrafe Francesco Antonini e Giovanni Galleoni, ammazzati in strada nel 2011, gestivano un chiosco sul lungomare. Armando Spada cugino di Romoletto ci voleva mettere le mani sopra: «quel pezzo di spiaggia è cosa nostra - si legge in un’intercettazione - guarda, ce sta di mezzo Armando, il figlio di Vincenzo, tanto lui lo conosce bene papà». E il business aumenta. Oggi i voti degli Spada sono scomodi a tutti: tanto al Movimento Cinquestelle quanto alla coalizione di centrodestra. Ma diecimila voti in un territorio commissariato per mafia dove domenica scorsa è andato a votare solo un cittadino su tre, possono fare la differenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA