Odissea via Marina, il cantiere
non ripartirà prima di settembre

Odissea via Marina, il cantiere non ripartirà prima di settembre
di Pierluigi Frattasi
Giovedì 2 Agosto 2018, 22:45
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Tempi lunghi per via Marina. Il cantiere non ripartirà prima di settembre. Dopo il no di Romeo a riprendere i lavori, ieri mattina il Comune ha incontrato la terza ditta in graduatoria, il Consorzio Stabile Infratech, colosso italiano delle opere pubbliche attualmente impegnato, tra le altre cose, nei lavori agli impianti di depurazione di Acerra e dei Regi Lagni, nella bonifica e manutenzione del deposito Eav di Ponticelli e sul cantiere del Metrò Linea 1 della tratta Capodichino-Centro Direzionale. Sono state consegnate le carte, ma manca ancora la decisione se accettare o meno di proseguire l’opera. Tutto rinviato ad un sopralluogo tecnico nei prossimi giorni per verificare lo stato dei lavori.
GLI OSTACOLI
La trattativa è aperta, insomma, ma restano da diradare alcune perplessità: i tempi stretti, in primo luogo, considerando che i lavori vanno ultimati e rendicontati all’Unione Europea che finanzia l’opera entro marzo 2019. Quindi, in concreto, restano 5-6 mesi per ultimare il tratto tra la Rotonda Sant’Erasmo e via Ponte dei Granili. Valutare la congruità dei fondi a disposizione, che sfiorano i 6 milioni di euro. E, infine, lo stato dell’arte, considerando che il cantiere è abbandonato da febbraio e preda del degrado. Il sopralluogo tecnico servirà a diradare proprio quest’ultimo punto. Quello di ieri quindi è stato un vertice tra tecnici interlocutorio. Il Comune ha illustrato il progetto e lo stato di consistenza del cantiere, ossia quanto è stato realizzato e quanto resta da fare. L’azienda si è riservata di analizzare i documenti, condizionando le valutazioni all’esito del sopralluogo. Rispetto alla chiusura di Romeo della settimana scorsa, motivata tra le altre cose dai tempi stretti e dalla qualità del progetto, Infratech non ha detto no ad aprire un confronto, pur non sbilanciandosi. Se l’esito dovesse essere negativo, il Comune dovrà passare al quarto in graduatoria, l’Ati Ccc - Iter Gestioni e Appalti.
L’IDENTIKIT
Il Consorzio Stabile Infratech, presieduto dal commercialista Maurizio D’Angelo, racchiude 41 imprese che si occupano di edilizia, ambiente, fino alle lavorazioni in campo petrolchimico e geologico. Pochi giorni fa ha cambiato anche veste giuridica di società consortile, trasformandosi in una Scarl, con un aumento di capitale di 2 milioni di euro, e oggi mira anche al mercato estero. La sede legale sarà nella Blent Tower di Milano, a due passi dalla stazione centrale, mentre gli uffici operativi restano nella storica sede napoletana di via Brecce a Sant’Erasmo. Vanta un portafoglio commesse di circa 150 milioni di euro.
I NUMERI
A tre anni dall’avvio, i lavori eseguiti, secondo lo studio ultimato dai tecnici del Municipio, sono fermi al 65% e vanno completati entro marzo 2019 o si rischia di dover restituire i fondi europei già spesi, pari a circa 12 milioni. Più di metà della strada è già stata rifatta, corrispondente al tratto via Volta-via Vespucci. Resta da completare l’altro lato che arriva all’ingresso dell’autostrada. Sul quale, la ditta uscente aveva sollevato diverse problematiche tecniche, come la posizione dei lampioni-pali del tram comprati dal Comune, rispetto al ponte. Da ultimare anche i binari.
IL DEGRADO
«Via Marina - attacca Nino Simeone, presidente commissione Trasporti - è uno scempio. Stanno crescendo le erbacce. L’assessore Mario Calabrese ha spiegato negli scorsi giorni che «tecnicamente l’area non è stata riconsegnata al Comune. Per cui, la manutenzione spetta alla vecchia ditta».
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