Metropolitana, l'ultimo sprint:
in due anni tre nuove stazioni

Metropolitana, l'ultimo sprint: in due anni tre nuove stazioni
di Paolo Barbuto
Domenica 23 Settembre 2018, 22:46 - Ultimo agg. 24 Settembre, 06:24
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Sarà che bisogna fare in fretta perché i finanziamenti rischiano di andare alle ortiche, sarà perché la città ha disperato bisogno di un trasporto pubblico decente, sarà che c’è necessità di cancellare lo stillicidio dei cantieri dal cuore di Napoli: sta di fatto che, alla vigilia dell’apertura del cantiere che umilierà il Plebiscito per un anno, arrivano notizie rasserenanti da Metropolitana di Napoli, la società che si occupa della costruzione di tunnel, binari e stazioni per i treni sotterranei della città. Nel giro di due anni, spiegano, almeno tre stazioni della Linea 1 saranno aperte, vedrà la luce anche il progetto della Linea 6 con il completamento delle opere, e ci saranno anche importanti svolte per il Porto e per Capodichino.
GLI OBIETTIVI
Quello più immediato riguarda la stazione Duomo. Paralizzata dalle straordinarie scoperte archeologiche, bloccata dalla querelle fra l’ideatore Fuksas e il Comune che aveva la necessità di modificare il progetto, quella stazione che sbucherà al centro di piazza Nicola Amore, i «quattro palazzi», dovrebbe essere consegnata alla città entro la metà del 2019. 
Dietro l’angolo, anche se con tempi un po’ più lunghi, anche la conclusione dei lavori al Centro Direzionale: la stazione dovrebbe essere consegnata, e aperta al transito dei vagoni, per la fine del 2019. In effetti i lavori nella parte superiore, quella più scenografica, sono già avviati. 2200 metri cubi per la copertura in legno che porta a Napoli un piccolo record continentale: attualmente è il cantiere in legno più grande d’Europa con travi lunghe fino a 42 metri e una filiera produttiva totalmente «green» perché il legno utilizzato viene coltivato esclusivamente per la lavorazione, così non si deforesta il pianeta.
Occorrerà più tempo, almeno fino alla chiusura del 2020, per vedere completata l’opera di piazza Municipio che collegherà la stazione della Metro già in funzione, con lo scalo marittimo attraverso un percorso archeologico unico. Sarà aperta invece all’inizio del prossimo anno l’uscita «Depretis» della stazione Municipio che è già pronta e deve superare piccoli intoppi burocratici.
LA LINEA 6
Secondo le previsioni di Metropolitana di Napoli entrerà definitivamente in funzione antro la fine del 2019. La stazione di piazza San Pasquale è praticamente terminata mentre quella di Arco Mirelli è a un passo dalla conclusione. I lavori per la sistemazione dei binari sono avviati da tempo e si avviano alla chiusura. Quando il cantiere del Plebiscito per la camera di ventilazione sarà concluso, l’intera tratta da Fuorigrotta a piazza Municipio potrà dirsi terminata.
L’AEROPORTO
Subito dopo l’apertura della stazione Centro Direzionale della Linea 1, verrà aperta anche quella del Tribunale che dista una manciata di metri. Poi verranno i giorni lunghi e un po’ difficoltosi del percorso per Poggioreale e per Capodichino. I tunnel verso la fermata destinata a servire il cimitero verranno creati senza scavi sotterranei: si procede eliminando il terreno dall’alto perché il percorso non sarà in profondità. Poi verrà il momento dell’aeroporto: maggiori difficoltà negli scavi ma fiducia nelle possibilità di arrivare a destinazione entro il 2022: tant’è che già alla fine del prossimo anno inizieranno gli interventi nell’area superficiale intorno allo scalo aeroportuale.
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