Il Mezzogiorno e la spinta per la ripartenza

di Gian Maria Gros-Pietro*
Venerdì 19 Aprile 2024, 23:28 - Ultimo agg. 20 Aprile, 07:03
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Il Mezzogiorno non è il deserto industriale che talvolta viene dipinto. Se fosse uno Stato sarebbe al settimo posto tra i paesi d’Europa per numero di imprese manifatturiere, con una marcata concentrazione in settori chiave come l'aerospazio, l'automotive, l'agroalimentare, l'abbigliamento-moda e il farmaceutico.

Il suo tessuto produttivo si sta irrobustendo: a fine 2023, le società di capitale attive nel Mezzogiorno erano oltre quattrocentomila, il 30% del totale italiano. La grande impresa è presente con circa 60 realtà, soprattutto in Campania e Puglia. E significativa è la presenza di imprese innovative.

Il contributo del Mezzogiorno alla competitività del nostro Paese può essere misurato attraverso la partecipazione a filiere di subfornitura che si sviluppano da Nord a Sud e viceversa. Le analisi dimostrano che 100 euro di investimenti nel settore manifatturiero del Mezzogiorno hanno una ricaduta di 54 euro di domanda aggiuntiva nel Centro Nord, a dimostrazione del fatto che investire nel Sud produce un impatto positivo non solo nelle stesse regioni ma su tutto il territorio nazionale.

Un Mezzogiorno non sufficientemente conosciuto, ricco di dinamismo e di voglia d'impresa. Un Mezzogiorno che Intesa Sanpaolo sta sostenendo attivamente, e con soddisfazione, nella consapevolezza che la sua crescita fa crescere l'intero Paese.

Il rilancio del Mezzogiorno nel contesto euro-mediterraneo conta anche sull'economia marittima, sull'energia e sul turismo. Il Mediterraneo è un hub logistico ed energetico in un contesto geopolitico in continua evoluzione. Nonostante le tensioni nel Mar Rosso ed in Medio Oriente, la sua centralità economica rimane fondamentale poiché è il crocevia di tre continenti, Asia, Africa ed Europa, che contengono la maggior parte della popolazione mondiale e una straordinaria ricchezza di civiltà e di culture. In più, i porti del Sud Italia, con le loro rotte di corto raggio, possono svolgere un ruolo chiave nel processo di reshoring.

L'energia è un settore in crescita, con circa il 40% delle energie pulite del Paese concentrate in questa parte dell’Italia.

Il Sud ha un potenziale significativo per lo sviluppo di hub per l'idrogeno e può fungere da ponte tra Nord Africa ed Europa.

Il turismo, con una crescita stimata del 3,5% nel 2023, rappresenta una miniera per l'economia meridionale, grazie al ricco patrimonio storico, culturale e ambientale; le previsioni per il 2024 evidenziano una crescita ulteriore, in uno scenario base, del 3,4%, con oltre 85 milioni di presenze, che determineranno di fatto il recupero rispetto ai risultati pre-pandemici, confermando quindi il «tono» positivo del settore.

Turismo e ambiente sono fonti di profonda trasformazione anche per questa area del Paese, così come lo sono fattori trasversali quali la formazione, la sostenibilità, l'innovazione, la digitalizzazione e l'economia sociale.

Il Mezzogiorno ha a disposizione oltre 210 miliardi di euro per la sua crescita e per rafforzare il suo ruolo fondamentale nel favorire la cooperazione tra l'Europa e le sponde del Mediterraneo, ma occorre che gli investimenti trovino risorse oltre il Pnrr: nella nuova Politica di Coesione e nel pieno funzionamento della Zes Unica.

Il nostro Gruppo sostiene fin dall’inizio Zes e Zls con plafond specifici e con roadshow dedicati ad investitori internazionali volti a sostenere le grandi potenzialità di crescita del tessuto economico e produttivo meridionale.

Gli elementi positivi sull’economia del Mezzogiorno dovrebbero diventare strutturali al fine di allineare stabilmente l’economia del Sud alla media nazionale. Da questo punto di vista qualche segnale di convergenza, non solo sul Pil ma anche su altri indicatori, si sta finalmente osservando.

Il Sud Italia può e deve giocare sempre più un ruolo fondamentale nella crescita del Paese e Intesa Sanpaolo, attraverso le Direzioni regionali e l'azione della Divisione corporate, avvalendosi anche delle analisi svolte da Srm, è determinata a promuoverne lo sviluppo economico e l’importanza strategica.

* Presidente Intesa Sanpaolo

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