Giugliano, studentessa morta in classe a 15 anni: «I compagni sotto choc»

Deceduta per un arresto cardiaco. Le ipotesi: infarto o aneurisma

Giugliano, studentessa morta in classe a 15 anni: «I compagni sotto choc»
Giugliano, studentessa morta in classe a 15 anni: «I compagni sotto choc»
di Maria Rosaria Ferrara
Venerdì 22 Marzo 2024, 23:17 - Ultimo agg. 24 Marzo, 09:00
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Era la prima ora, una lezione come tante di venerdì prima del weekend di riposo. La giornata ieri all’istituto Marconi era iniziata come tutte le altre quando improvvisamente in I A è avvenuta la tragedia. Maria Cammisa, giovane studentessa di soli 15 anni, ha accusato un malore mentre era nel suo banco. Da lì il dramma. La giovane è deceduta in classe, nella sede di via Spazzilli, dopo pochi minuti. Un malore, presumibilmente un arresto cardiaco, l’ha stroncata a scuola, nel luogo dove stava costruendo il suo futuro. A nulla è valso l’intervento del 118 che ha provato a rianimarla. Tutto è risultato inutile. Per la giovane Maria non c’è stato nulla da fare.

Maria ieri mattina pare, stando alle prime ricostruzioni ancora da verificare, fosse arrivata a scuola qualche minuto dopo l’inizio delle lezioni perché aveva avvertito un malessere. Nonostante ciò, però, non voleva rinunciare alla giornata di studio. Ma intorno alle 9 le sono comparsi i primi sintomi. Maria ha avvertito la docente di non sentirsi bene. In quegli attimi la lezione si è interrotta e dopo un po’, quando era chiaro che non si trattava di un semplice malessere ma di qualcosa di più serio, sono stati allertati i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno effettuato vari tentativi di rianimazione. Per diverso tempo hanno provato a farle riprendere conoscenza ma non c’è stato nulla da fare. Maria è morta sotto gli occhi di docenti e collaboratori scolastici. In quegli attimi è calato il gelo sull’istituto di via Spazzilli che è la succursale della sede principale di via aviere Mario Pirozzi.

Il corpo è stato portato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, presso la Medicina Legale dell’ospedale San Giuliano di via Basile, proprio di fianco la sede storica del Marconi.

Solo con l’autopsia si chiariranno le cause del decesso: se è stato un arresto cardiaco o altro. A scuola sono poi arrivati i genitori della ragazza e altri parenti, sconcertati e increduli per l’accaduto. Maria lascia i genitori e due sorelle più piccole, una di 7 anni e una di 9. L’istituto non aveva certificati medici relativi alla vittima. Non risulta se avesse qualche patologia pregressa. I carabinieri hanno tra l’altro verificato la presenza di un defibrillatore nell’istituto e 4 operatori formati all’utilizzo ma quelli in classe sono stati gli ultimi minuti di vita di Maria, nonostante tutto. Dopo l’accaduto, le lezioni si sono interrotte e gli amici, nello sconcerto generale di aver assistito alla morte di una compagna, sono ritornati a casa. Una scena che non dimenticheranno facilmente.

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Come non la dimenticheranno i docenti, i collaboratori scolastici, la dirigente Giuseppina Nugnes. Nessuno, tra loro, ha voluto rilasciare. Troppo grande il dolore. Troppo difficile da superare lo choc. Maria è ricordata da chi la conosceva come una ragazza dolce, sensibile, timida. Aveva iniziato quest’anno il suo percorso scolastico all’istituto professionale, indirizzo informatico. «Il dirigente scolastico, il Dsga, tutta la comunità educante dell’istituto Marconi di Giugliano si unisce al grande dolore della famiglia per la grave perdita porgendo le più sentite condoglianze» si legge in una nota della scuola diffusa nel pomeriggio di ieri. Maria era iscritta anche a un corso di teatro organizzato dalla scuola e aveva ottenuto un ruolo che avrebbe dovuto recitare nei prossimi giorni.

Non ci sarà nulla di tutto ciò. In città c’è incredulità e sconcerto. Sui social sono stati centinaia e centinaia i messaggi di cordoglio alla famiglia. Chi la conosce dice che «Maria era una ragazzina dolcissima e affettuosa». A commentare anche alcuni genitori di alunni della stessa classe e del plesso che frequentava Maria. La signora Rosaria sui social ha raccontato che «la figlia è sconvolta, stiamo malissimo». Tra i commenti c’è chi propone il lutto cittadino il giorno dei funerali. Ciò che al momento è certo è che lunedì suonerà nuovamente la campanella al Marconi ma sopratutto nella I A nulla sarà più come prima.

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