Ecco come Toni Servillo
è diventato Berlusconi

Ecco come Toni Servillo è diventato Berlusconi
di ​Titta Fiore
Sabato 7 Ottobre 2017, 23:55
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La calotta compatta di capelli, frutto di un’operazione di raffinata ingegneria tricologica, la camicia bianca che è quasi una divisa per i soggiorni marini, il braccialetto giovanilista di cuoio, gli occhi socchiusi per il riverbero del sole: eccolo Silvio Berlusconi secondo Toni Servillo.

Paolo Sorrentino sul leader di Forza Italia arriva la prima foto ufficiale del protagonista: «Lui», com’è indicato in gran parte della sceneggiatura, in ideale contrapposizione ai tanti «Loro» del titolo, intesi come l’entourage, la famiglia, le olgettine, i faccendieri, i colleghi di partito e i rivali in Parlamento. «Loro», il resto del mondo, specchio e palestra di una personalità smisurata.

In questi giorni si gira in Toscana, tra una villa di Orbetello e il Golf Hotel Resort di Porto Ercole, ma nel film i prati verdi, il mare azzurro, i capanni di legno chiaro sembreranno quelli sardi di Villa Certosa. Come già nelle prime riprese romane ai Fori Imperiali, alla fine di agosto, l’obiettivo del regista premio Oscar inquadra uno stuolo di ragazze in minigonna e tacchi a spillo, al centro di una tavolata en plein air, evidentemente un «pranzo elegante», c’è Scamarcio nei panni del lobbista Giampaolo Tarantini, poco più in là siede Giovanni Esposito che sullo schemo canterà e suonerà come il fido Mariano Apicella. Servillo, in queste immagini di ciak in esterni non c’è, ma la foto diramata ieri dimostra con quanta efficacia si sia calato nei panni di Silvio B. Come già era accaduto ai tempi del «Divo» e di Giulio Andreotti, la rilettura dell’attore e del regista non è semplicemente mimetica, ma va nel segno dell’affresco sociale e politico. 

Etica ed estetica, ironia e grottesco, si fondono nel racconto del ventennio che ha cambiato il volto dell’Italia. «Faccio un film su Berlusconi perché attraverso di lui posso parlare dell’intero Paese», ha detto Sorrentino. E quindi, cosa dobbiamo aspettarci da «Loro»? Una «storia d’amore», come raccontò l’ex moglie di Berlusconi, Veronica Lario, rivelando l’incontro avuto con il regista? Anche una storia d’amore. Un ritratto corale, come fanno pensare le immagini filtrate dal set e i nomi dei tanti attori che compongono il cast, un vero e proprio mosaico di volti noti come Elena Sofia Ricci (Veronica), Roberto Herlitzka (Gianni Letta), Anna Bonaiuto (Michela Vittoria Brambilla), Ugo Pagliai (Mike Bongiorno)? Anche un ritratto corale. Un viaggio nella storia più recente del Belpaese, come attestano le incursioni della troupe sui luoghi del terremoto dell’Aquila? Anche l’affondo storico. Ci sarà tutto questo, nel film prodotto da Indigo con Pathé e distribuito da Universal, e ci sarà molto altro, ma illuminato, ricreato, rimescolato dal «tocco» visionario di Sorrentino. Non un puro biopic, che peraltro non sarebbe nelle corde del cineasta napoletano, forse una metafora di grandi bellezze corrose dal tempo e dal degrado morale. 

Toni Servillo è entrato in scena alla terza settimana di riprese, l’ultimo ciak è previsto per la fine di novembre. Dopo la Toscana la troupe si trasferirà in Costa Smeralda: in un incontro a Palazzo Grazioli Berlusconi aveva messo a disposizione con abile mossa la propria villa, Sorrentino ha preferito una location più neutra, ma resterà nelle vicinanze. Giusto per garantire il lusso, il panorama e la verosimiglianza richiesti dalla narrazione. «Loro» non racconterà l’intera parabola dell’uomo pubblico Berlusconi, non l’abilità di imprenditore o la sua discesa in campo, la storia del film si concentrerà, piuttosto, su un periodo più circoscritto della vita del leader di Forza Italia, la metà degli anni Duemila, gli anni della «caduta», degli scandali e del Bunga Bunga. 

I tempi di lavorazione e di montaggio e il feeling che lega da sempre Paolo Sorrentino al Festival di Cannes dicono che «Loro» si vedrà per la prima volta a maggio prossimo sulla Croisette, dove furoreggiò «Il Caimano» di Nanni Moretti. L’interesse dei compratori, però, è già alle stelle e il film si prepara a dilagare sui mercati internazionali.
 
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