Delitto Teresa e Trifone, la requisitoria del pm: «Ecco perché Giosuè li ha uccisi»

Delitto Teresa e Trifone, la requisitoria del pm: «Ecco perché Giosuè li ha uccisi»
di Cristina Antonutti
Venerdì 20 Ottobre 2017, 11:02 - Ultimo agg. 14:23
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PORDENONE - Dopo quasi sette ore di requisitoria, servite a introdurre il movente, il volto delle madri di Teresa Costanza e Trifone Ragone è rigato di lacrime. Alle spalle del pubblico ministero c'è un grafico, una sorta di ruota del tempo, dove il pm Pier Umberto Vallerin segna con evidenziatori colorati le tappe cruciali degli ultimi 15 mesi di vita dei fidanzati uccisi il 17 marzo 2015 nel parcheggio del palasport di Pordenone. Gli occhi di queste madri, che con coraggio hanno affrontato anche le udienze più drammatiche del processo contro Giosuè Ruotolo, il 28enne di Somma Vesuviana imputato di duplice omicidio premeditato, non si staccano dal Pm, che in piedi davanti alla Corte d'assise di Udine riassume un anno di istruttoria dibattimentale. Le conclusioni non sono ancora arrivate, perché sette ore non sono bastate a raccontare la tragica storia d'amore di Teresa e Trifone. Una storia che si incrocia con quella di Ruotolo e Mariarosaria Patrone. Oggi lui è imputato, lei indagata di favoreggiamento. Il loro amore, così come raccontato al processo, appare ai limiti della realtà. Nella ricostruzione dell'accusa i due fidanzati diventano diabolici, capaci di molestie su Facebook con il profilo falso Anonimo Anonimo, di messinscene per evitare denunce, fino ad arrivare al punto di non ritorno, quando la vendetta esige l'eliminazione di Teresa e Trifone...
 
 

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