Medici Senza Frontiere passa da Napoli: ecco la nuova missione

Medici Senza Frontiere passa da Napoli: ecco la nuova missione
di Delia Paciello
Martedì 22 Maggio 2018, 21:11
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Napoli è la città della solidarietà e dell’interculturalità, dal gran cuore e dalle grandi braccia per accogliere e stare vicino ai più bisognosi: a testimoniarlo questa  volta è Medici senza Frontiere accanto a tante altre associazioni umanitarie. Oltre trenta i medici volontari partiti dalla Campania negli ultimi tempi verso le zone colpite da catastrofi naturali o guerre per portare il loro apporto medico e umanitario. È anche per questo che Medici Senza Frontiere ha scelto il capoluogo campano per un incontro con i laureandi in medicina: il segretariato italiano Giovani medici insieme all’Università Federico II ha organizzato un evento con la presenza di Roberto Scaini, vicepresidente dell’associazione, nell’aula Grande Sud del II Policlinico. Un’ occasione per condividere le emozionanti e significative esperienze da volontario in Sierra Leone, Yemen, Siria, Iraq e Sudan trasmettendo il suo messaggio ai giovani medici che si sono avvicinati a questa professione avendo in mente un mandato ben preciso, quello di aiutare coloro che soffrono e offrire loro assistenza. Un momento per parlare di problemi importanti che invadono non solo terre lontane, ma anche il nostro paese, crocevia fra popoli e culture diverse.
 

«Ho cominciato a studiare medicina col sogno di aiutare il prossimo e lasciare il mio contributo nel mondo, perché affacciandomi fuori casa mi sono reso conto che sono tante le persone meno fortunate di me, e ho sentito di voler mettere a disposizione degli altri la mia fortuna. Ho così studiato avendo nel cuore una missione da compiere», ha raccontato alla platea di giovani il vicepresidente Scaini. «È così che pian piano ho deciso di allargarmi a nuovi orizzonti, lì dove esistono davvero casi disperati: sono esperienze che ti segnano e ti arricchiscono interiormente, e consiglio a tutti coloro che si sono avvicinati a questa professione con lo stesso mio desiderio nel cuore di provare l’avventura di Medici Senza Frontiere».
 
 


Nuovi progetti in vista: la prossima missione umanitaria sarà verso il Congo il 3 giugno per limitare la nascente epidemia di ebola. Per il momento solo 28 casi certi, e proprio per questo è necessario un intervento tempestivo per evitare una situazione critica, come la catastrofe che si raggiunse nel 2014 con migliaia di casi di ammalati.

Ma Napoli si apre ad accogliere anche nuovi eventi per diffondere il messaggio di solidarietà, come lo spettacolo che si terrà il 24 Maggio nella chiesa di San Potito: il live show del coro That’s Napoli a favore di Msf. E la città è sempre pronta a rispondere appena chiamata in causa: non a caso è stata investita del titolo di capitale della solidarietà proprio dal presidente di un’altra nota associazione umanitaria, l’Unicef. Cuore, passione, entusiasmo e generosità sono le virtù che appartengono ai napoletani. E da qui ancora una volta parte il messaggio solidale, questa volta lanciato da Msf.
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