Dalle falde del Vesuvio parte «In prima LINEa» per il sociale

«In prima LINEa» per il sociale
«In prima LINEa» per il sociale
di Salvio Parisi
Sabato 19 Gennaio 2019, 16:18 - Ultimo agg. 16:19
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In omaggio al giovane Massimo Santangelo e in memoria per la sua prematura scomparsa, parte «In prima LINEa», un itinerario non solo eno-gastronomico ma anche e soprattutto solidale e divulgativo, che attraversa tutto il 2019 e il territorio campano.

Direttore dell'agri-resort San Cristoforo di Ercolano, Santangelo aveva progettato e organizzato al ristò Line della struttura un excursus geo-culinario ispirato alla conoscenza del territorio vesuviano e supportato da Antonio Tecchia: insieme hanno contattato dodici top chef del panorama italiano, uno per ogni mese dell'anno appena iniziato, creando un percorso che merita d'esser messo in campo per la passione e l’impegno profusi dal compianto direttore.
 
 

Lo staff e la proprietà del San Cristoforo, che hanno conosciuto e apprezzato la sua dedizione e tenacia, sono assolutamente determinati nel voler concretizzare questo progetto dai grandi fini sociali.

L'iniziativa supporta La Locanda di Emmaus onlus, fondata da don Pasquale Incoronato, che ha trasformato un locale confiscato alla camorra in un punto di riferimento per i giovani dell’area, una casa-famiglia che accoglie ragazzi di diverse realtà sociali e culturali e sostiene progetti per il loro recupero e reintegrazione.

Parte dei proventi sarà inoltre destinata all’associazione Nuovo Progetto APS che promuoverà iniziative benefiche volte a diffondere la cultura del «mangiar sano», attraverso una serie di interventi nelle istituzioni scolastiche con la partecipazione di produttori e imprenditori che presenteranno le materie prime del chilometro corto.

E ancora cultura, arte, artigianato e dimostrazioni d'alta cucina, arricchite da stage di professionisti del settore e dalla partecipazione di allievi dell’istituto alberghiero Tilgher di Ercolano.

Nel primo degli appuntamenti poche sere fa, chef Tecchia e Peppe Aversa, stella Michelin del Buco a Sorrento, hanno accompagnato i commensali in un percorso tra territorio ed emozioni coi cinque sensi: cromie e texture, toccare e scaldare con le mani, annusare e osservare, valutare caldo e freddo prima di usare gusto e palato. Come degli amici che invitano a cena, hanno servito le loro pietanze creative ad una platea di 40 persone unite dalla stessa passione per il "cibo sano" e l’arte della cucina.
Info: info@ilsancristoforo.it
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