Manovra, addio monete da 1 e 2 cent. E arrivano i nuovi voucher

Manovra, addio alle monete da 1 e 2 cent: "Pagamenti arrotondati"
Manovra, addio alle monete da 1 e 2 cent: "Pagamenti arrotondati"
Lunedì 15 Maggio 2017, 15:19 - Ultimo agg. 20:06
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Stretta sul bollo auto, addio alle micro-monetine da 1 e 2 centesimi, ridistribuzione delle tasse sui giochi, sanatoria per i dirigenti delle Entrate. E ancora, rinvio dello split payment, restituzione dei poteri all'Anac, riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle e nuove forme di pagamento per il lavoro saltuario, in pratica i nuovi voucher. La manovra correttiva all'esame della Commissione Bilancio della Camera è stata letteralmente presa d'assalto dagli emendamenti parlamentari che puntano ad aggiungere, a correggere e a limare i 67 articoli di un decreto che si è già presentato con le dimensioni e i contorni di una vera e propria legge di bilancio.

DA CARD A LIBRETTO, ARRIVANO NUOVI VOUCHER: Nonostante la tagliola delle ammissibilità, che - per estraneità di materia o per mancanza di coperture - ha ridotto di un terzo la mole delle proposte di modifica, gli emendamenti ancora in vita restano circa 1.700. E quella dei voucher si annuncia già come una delle modifiche su cui governo e Parlamento si concentreranno di più. Al di là dei nomi e delle forme più o meno fantasiose che emergono dagli emendamenti, l'idea, dopo l'abolizione decisa per evitare il referendum indetto dalla Cgil, è quella di introdurre una forma sostitutiva che permetta alle famiglie di pagare rapidamente ma regolarmente colf, baby sitter o insegnanti di ripetizione. Ap chiede quindi di introdurre dei «coupon» per il lavoro 'brevè, la Lega parla di una «card» per il lavoro saltuario, mentre i deputati dem della Commissione Lavoro, tra cui anche il presidente Cesare Damiano, pensano ad un vero e proprio «libretto famiglia» per pagare le prestazioni occasionali per compensi massimi di 5.000 euro l'anno, con retribuzione oraria fissata a 12 euro. Una proposta che, secondo quanto riferiscono fonti di governo, potrebbe essere la base su cui lavorare.

ADDIO CENTESIMI E STRETTA SU BOLLO: Tra le possibili novità, spunta anche una stretta sull'evasione del bollo auto. Non si potrà fare la revisione senza averlo regolarmente pagato e a fare i controlli saranno direttamente le autofficine. Curiosa, ma già oggetto di polemiche, l'idea di alcuni deputati dem guidati da Sergio Boccadutri di abolire le monetine rosse da 1 e 2 centesimi. A contestare la norma è però un altro esponente dello stesso Pd, Giacomo Portas, che teme l'effetto inflazionistico dei conseguenti relativi arrotondamenti.

CAPITOLO FISCO, DA CARTELLE A SPLIT PAYMENT: Nonostante i problemi di copertura, rientrano tra quelle esaminabili i due emendamenti dei democratici per far slittare l'estensione dello split payment al primo gennaio 2018. Al voto anche la proposta di Enrico Zanetti di riaprire i termini per la rottamazione delle cartelle, mentre tra gli emendamenti dell'ex viceministro dell'Economia, non passa quella pro-pensionati stranieri che prevedeva l'introduzione di una flat tax al 10% sugli assegni erogati all'estero.

I BOCCIATI, IVA AGEVOLATA SU PANE E BIBERON: Niente da fare anche per il tentativo di portare al 4% l'Iva sui prodotti per l'infanzia, dai pannolini ai biberon, e sul pane speciale, fatto con specifici ingredienti, su cui l'aliquota non è del tutto certa.
Entrambe le proposte sono state giudicate inammissibili. Non escluso infine che il decreto per la concessione del prestito ponte ad Alitalia, attualmente all'esame della Commissione Trasporti di Montecitorio, possa confluire nel testo. 
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