Grande successo di pubblico e sold-out di presenze per la presentazione di “Epoca”, la nuova collezione 2024 di abiti da sposa e da cerimonia di Salvatore Pappacena. Nel suggestivo scenario di Villa Campolieto ad Ercolano, lo stilista casertano si è confermato tra i protagonisti dell’alta moda italiana e anche quest’anno ha incantato il pubblico con le sue creazioni esempio di arte, talento e artigianato di eccellenza.
La presentazione della collezione di Salvatore Pappacena, condotta da Veronica Maya con la regia moda di Clarence Management, è stata un lungo viaggio di stile, eleganza, emozioni, ricercatezza dei particolari e cura maniacale dei dettagli in ciascuna delle creazioni.
«Le storie d’amore degne di essere tali - racconta Salvatore Pappacena - navigano i tempi e li attraversano, senza perdersi mai.
Nella nuova collezione di Pappacena è possibile ammirare fiocchi vistosi, incrostazioni gioiello, pizzi raffinatissimi, copricapo e vistosi accessori, tutti elementi che segnavano la femminilità esuberante delle donne del Settecento e che lo stilista ha reinterpretato in chiave moderna per “Epoca”.
I corsetti stretti in vita indicavano il punto esatto in cui le Dame sentivano battere il proprio cuore al ritmo delle immortali passioni, mentre le ampissime gonne, sorrette da strutture segrete, rappresentavano l’emblema della loro voglia di conquistare la scena ed essere indimenticabili. Allo stesso modo, la Donna di Salvatore Pappacena ambisce a segnare il proprio tempo, il tempo della storia come se fosse una preziosa narrazione “che fu”, ma anche il suo tempo del presente e una nuova inestimabile era del futuro. Mikado, Duchesse in seta, tulle plisse’, luminosissimi ricami fatti a mano, sottogonna segreti ma anche modelli molto aderenti e disegni estremamente fascianti sono gli elementi imprescindibili per una donna che, anche nel giorno del proprio “Sì” conquisterà la scena, lo spazio ed il tempo oltre i limiti che la natura umana ha deciso per lei. La sua silhouette si imprimerà nello sguardo e nella mente di chi la osserva, con l’eccentricità dei volumi inaspettati e l’esuberanza dei contrasti appassionati, tutto creato e accarezzato dalle sapienti mani di colui che quei volumi li ha visti nascere nelle proprie visioni, prima ancora di dar vita agli abiti che hanno calcato la passerella.