L’antico Odeion del Parco Archeologico del Pausilypon rivive con “Il Baciamano”

L’antico Odeion del Parco Archeologico del Pausilypon rivive con “Il Baciamano”
Mercoledì 18 Luglio 2018, 17:24
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Per la sesta serata di “Pausilypon: Suggestioni all’Imbrunire”, la Rassegna stabile del Parco archeologico del Pausilypon, curata dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, con la direzione artistica di Serena Improta, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, arriva “Il Baciamano” di Manlio Santanelli conSusy Del Giudice, Giulio Cancelli, Catello Tucci (violoncello), Elio Manzo (chitarra). Regia di Giovanni Esposito. 

 Allo spettacolo sarà presente anche l’autore Manlio Santanelli che afferma: «Sono davvero felice che un mio testo venga messo in scena al Parco archeologico e ambientale del Pausilypon e sia proprio il “Il Baciamano” poiché al centro vi è unsentimento importante che, anche se  la storia è ambientata nel corso della Rivoluzione Partenopea del 1799, non passa mai di moda e si adatta ad ogni contesto di disordine sociale contesto di disordine sociale». «Anche violenza fisica e psicologica perpetrata ai danni della donna diventata abbruttente e ordinaria - aggiunge il regista Giovanni Esposito - rappresenta un tema, con cui, purtroppo, ancora oggi dobbiamo confrontarci e a cui “Il Baciamano” darà ulteriori spunti di profonda riflessione».

Due mondi apparentemente opposti immersi in un contesto di guerra dove la disperazione costruisce armi con la ferale meccanica del tutto è concesso. Ma allorché questi mondi stringono fra loro un intimo contatto, al riparo da sguardi giudicanti, la loro asse di rotazione si sposta. Le abituali prospettive mutano e le asserite certezze si rivelano in tutta la loro effimera volatilità. Un gesto ammirato, sognato,un baciamano, diventa l’opportunità per consolida il cambio di prospettiva. Due anime che arrivano a sfiorarsi l’un l’altra, finché una voce, un suono, basta a farle rifuggire entro gli antichi confini, di nuovo costrette nell’antica e stratificata armatura. Il sommovimento ha però lasciato delle crepe attraverso le quali sembrano germinare i semi di un mutamento forse definitivo.

Sabato 21 luglio gli artisti si esibiranno nell’antico Odeion del Parco Archeologico, oggi perfettamente restaurato proprio grazie ai proventi della Rassegna. L'intervento di restauro avvenuto ha infatti permesso di restituire alla fruizione pubblica quello che era l'antico  Theatrum tectum del complesso archeologico, inagibile dal 2012. 

Lo spettacolo sarà quindi anche l'occasione per far rivivere l'antico Odeion ubicato in una posizione di grande suggestione ed illuminato dalla luce del tramonto. Come sempre lo spettacolo avverrà secondo il format consolidato della Rassegna senza allestimenti scenci invasivi, impianti audio o luci, nulla che possa alterare l'essenza dei luoghi.
 
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