«Myself» di James La Motta, manifesto contro la violenza sulle donne al Teatro Totò

My self, james la morta, teatro Totò
My self, james la morta, teatro Totò
di Antonella Ambrosio
Venerdì 16 Febbraio 2018, 20:49 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 12:33
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Quando ha debuttato lo scorso 25 novembre al teatro Agorà di Roma l’effetto sulla platea era palpabile. Emozioni altalenanti, stupore, sconcerto, avvilente realtà, sguardi inermi, un profondo senso di impotenza fino ad una voglia dirompente di riscatto e fiducia nel prossimo.9

Il palcoscenico, la luce che si staglia su una donna: è dinanzi allo specchio e in un racconto disarmante fa il novero delle sue fragilità, di soprusi e abusi, di stereotipi, di una ribellione che sa di colpa. È il preludio di ‘Myself’ lo spettacolo scritto e diretto da James La Motta che l’8 Marzo, in occasione del giorno dedicato alle donne, andrà in scena al Teatro Totò di Napoli, ore 21.

Prodotto dalla Source Of Emotions, in collaborazione con la Onlus Internazionale ‘bon’t worry’, la performance ha ottenuto un gran consenso in termini di pubblico e critica. La prima napoletana sarà impreziosita da camei di musica, canto e monologhi dello stesso regista. Insieme a lui le attrici Anna Soares De Oliveira, Noemi Cognigni, Lorenza Pisani, Lorena Bartoli, Fabiana Russo, con l’amichevole partecipazione di Fabio Serino.

In scena un testo-manifesto di tanti, troppi abusi che, nella visione di James La Motta, diventano corde stringenti: ogni giro una violenza. Una performance dal fiato sospeso dalla prima all’ultima nota di un carillon, illuminato da una luce di taglio, che prima di giungere all’ultimo giro musicale, fa scendere la sua ballerina per lasciarla correre via verso un mondo migliore. «Quando ho conosciuto James - spiega Bo Guerreschi, presidentessa della bon’t worry - mi ha molto colpita il suo tatto nel raccontare un argomento difficile come la violenza sulle donne così come il grande messaggio di speranza racchiuso sia nel suo lavoro teatrale e successivamente nel suo cortometraggio ‘Abused Child’ presentato fuori concorso alla 74a Mostra del Cinema di Venezia».

Ed è proprio questo il messaggio di fondo di ‘Myself’, ma più in generale dell’impegno artistico che James La Motta porta ogni giorno nelle scuole di ogni ordine e grado e nei tanti workshop teatrali: avvicinare, sensibilizzandolo, un pubblico sempre più giovane attraverso momenti didattici di dialogo e di confronto per una cultura non-violenta.

 
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