Primo compleanno in musica per il progetto Napulitanata

Primo compleanno in musica per il progetto Napulitanata
di Benedetta Palmieri
Giovedì 26 Aprile 2018, 15:12
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I compleanni è bene sempre festeggiarli. Se poi si tratta del primo, della conclusione di un periodo che ha dovuto pure testare la riuscita di un progetto, allora ha anche un po’ il sapore di una scommessa vinta.

Così, Napulitanata – prima sala da concerto dedicata esclusivamente alla canzone napoletana – si appresta a celebrare questo sabato (il 28 a partire dalle 21.30, nella sede di piazza Museo Nazionale 10; per maggiori informazioni, sito, pagina Fb e il numero 348/9983871) una ricorrenza importante. 

E, essendo nata a seguito dell’aggiudicazione di un bando comunale che riguardava i locali della Galleria Principe di Napoli, lo farà alla presenza pure dell’assessore alla Cultura e al turismo Nino Daniele e di quello alle Politiche giovanili Alessandra Clemente; e poi, ovviamente, con i suoi spettatori – che mescolano sempre napoletani nostalgici e turisti curiosi. 

Prima di vedere come si svolgerà la serata, da ricordare che Napulitanata è nata lo scorso anno per opera e intenzione di Mimmo Matania e Pasquale Cirillo – musicisti e studiosi del repertorio napoletano, che volevano creare uno spazio sul modello dei tablao spagnoli e delle Case de fado portoghesi, ossia che tutelasse e promuovesse la tradizione musicale della nostra città, salvaguardandola da dimenticanze e eccessive contaminazioni. Il progetto, peraltro, si avvale della collaborazione dell’Università Federico II e del Centro studi canzone napoletana. 

Ma il compleanno è anche momento di bilanci, e allora da sapere pure che le serate (che hanno cadenza quasi quotidiana) hanno visto circa duecento esibizioni dal vivo e circa cinquemila visitatori da tutto il mondo. 

Ma eccoci alla festa: per l’occasione, a esibirsi ci saranno anche i fondatori Matania (alla fisarmonica) e Cirillo (al pianoforte), che accompagneranno le voci di Alessandro Colmaier, Serena Russo e Manuela Renno. Scaletta da scoprire sul momento, che però comprenderà naturalmente classici napoletani e repertorio popolare orale, e che – come oramai da tradizione – si chiuderà con “Funiculì Funiculà” e “’O sole mio”, che non mancano mai di coinvolgere il pubblico, anche quello straniero. 
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