Pomigliano Jazz, riecco il mito sul Vesuvio

Pomigliano Jazz, riecco il mito del grande jazz sul Vesuvio
Pomigliano Jazz, riecco il mito del grande jazz sul Vesuvio
di Stefano Prestisimone
Lunedì 3 Settembre 2018, 19:11 - Ultimo agg. 4 Settembre, 08:51
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Riecco Pomigliano Jazz, il festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo che resta un punto di riferimento culturale per l’area vesuviana, oltre che uno degli eventi musicali più attesi del Sud Italia. Dopo lo spostamento per maltempo dell’atteso concerto sul cratere del Vesuvio di Sclavis in duo con il violoncellista parigino Vincent Courtois (era in programma sabato scorso, si farà l’8 settembre con gli spettatori che dovranno arrivare al piazzale quota 1000 di Ercolano per la risalita con le guide vulcanologiche entro le ore 16.30), si prosegue stasera, 3 settembre, con lo stesso Louis Sclavis al Palazzo Mediceo di Ottaviano (ore 20.30) con due tra i più interessanti jazzisti italiani dell’ultima generazione: Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi. Mercoledì 5 settembre alle 20.30, poi, l’Anfiteatro romano di Avella accoglierà un progetto inedito: Baustelle con ospite speciale l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja. Un curioso incontro che vedrà la band toscana - reduce dal successo del doppio volume “L’amore e la violenza” - esibirsi per la prima volta dal vivo con l’intera sezione fiati dell’ensemble partenopeo, rileggendo alcuni brani del proprio repertorio in chiave jazz. In apertura l’esibizione di Eclectic duet, ovvero la cantante e percussionista Ileana Mottola e il chitarrista Alessandro Castiglione. Giovedì 6 settembre a Palazzo Caravita a Sirignano tocca al progetto “Le origini” di Tony Esposito con ospite il pianista Antonio Faraò. Un live speciale, costruito per il festival, che ripercorre i primi anni di carriera del percussionista e cantautore napoletano, tra fusion, jazz, ritmi tribali e blues metropolitano. Venerdì 7 settembre (ore 20.30) ritorna al festival Maria Pia De Vito. La vocalist si esibirà in quartetto al Museo Emblema di Terzigno con un progetto che fonde musica brasiliana e partenopea, jazz e canzone d’autore, ispirato al suo ultimo lavoro discografico, “Core/coração”. Domenica 9 settembre si chiude a Pomigliano d’Arco la prima parte di concerti. A piazza Mercato - Museo della memoria (ore 20.30) Roberto Gatto incontra Daniele Sepe, in scena con il progetto “Cronosisma”, tra jazz, rock, world music e l’omaggio ai Weather Report.

Oltre ai concerti a settembre, il festival prevede anche gli itinerari turistici - alla scoperta dei territori dell’alto nolano e del Parco Nazionale del Vesuvio - ed enogastronomici con l’iniziativa “Note di gusto”, realizzata in collaborazione con le condotte Slow Food Vesuvio e Agro Nolano. Nel mese di ottobre, invece, il Pomigliano Jazz in Campania proporrà, oltre ai concerti al Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco (ore 20.30), anche una serie di attività tutte nella città che ha dato i natali al festival nel 1996. Tra queste, i seminari di guida all’ascolto a cura del compositore Francesco Nastro e del critico musicale Francesco Varriale, diverse performance artistiche nell’arco del mese, laboratori e spettacoli per bambini a cura de I Teatrini.

Il tutto intorno alla mostra allestita dal 6 al 29 ottobre negli spazi del Palazzo dell’Orologio, dal titolo “Le macchine della musica – storie di jazz in Campania”.
Tra i concerti in programma in questa seconda parte: si inizia sabato 6 ottobre con il recital “Le parole note” dell’attore, regista e sceneggiatore Giancarlo Giannini, accompagnato dal quartetto del sassofonista Marco Zurzolo. Si prosegue, mercoledì 10 ottobre, con la cantante e trombettista spagnola, Andrea Motis, nuova star del jazz europeo, in esclusiva al festival in quintetto. Gran finale lunedì 29 ottobre con Aziza quartet, all star band che comprende Dave Holland, Chris Potter, Eric Harland e Lionel Loueke. Quattro nomi di indiscusso valore del jazz mondiale. Il programma completo con tutti gli eventi del mese di ottobre verrà annunciato prossimamente.
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