James Senese chiude il Festival delle Ville Vesuviane a Villa Campolieto

James Senese chiude il Festival delle Ville Vesuviane a Villa Campolieto
di Francesca Raspavolo
Giovedì 6 Settembre 2018, 13:37
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ERCOLANO - James Senese a Villa Campolieto per la chiusura del Festival delle Ville Vesuviane. Appuntamento questa sera con musica al chiaro di luna: la suggestiva cornice di Villa Campolieto diventerà il palco per le note, l'energia e la carica dell'instancabile artista partenopeo. Per assistere al concerto basterà acquistare a 5 euro il biglietto d'ingresso per Villa Campolieto e si accederà a due eventi: alle ore 19 la visita guidata a Villa Campolieto, alle ore 20.30 il concerto.

Senese torna on stage a due anni dal bellissimo ’O Sanghe e dopo oltre 200 concerti che l'hanno portato a girare l’Italia e l’Europa: il disco è stato registrato durante il tour invernale 2017, e contiene tutti i suoi grandi successi oltre due inediti - lo strumentale “Route 66” e “‘L'America”, quest’ultimo scritto da Edoardo Bennato per James, e una rilettura di “Manha de Carnaval” di Astrud Gilberto e Herb Otha, qui intitolata “Dint’ ‘o core”.

È il disco che consacra James Senese come uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni. E proprio questa cifra ricorre con questo doppio album live ed antologico insieme. Prima volta di entrambe le cose per Senese (live e disco celebrativo), all’interno troviamo tutto il suo mondo musicale, ampissimo e trasversale. Nei cinquanta anni di carriera, passando per i seminali Showmen, i Napoli Centrale (tuttora la formazione che lo identifica), le collaborazioni con l’amico indimenticabile Pino Daniele, James Senese a 73 anni compiuti detta ancora la linea musicale per tutti quegli artisti che vogliono fare della coerenza e del bisogno espressivo i propri riferimenti. Tutto quello che dalla fine degli anni sessanta ad oggi è passato fra i vicoli di Napoli gli deve qualcosa. Nel disco la band eccezionale che è già da tanto il cuore di Napoli Centrale: Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso, Agostino Marangolo alla batteria, sodali di altissimo livello, che sono, non a caso, la medesima band – Senese compreso – che rese capolavoro un disco come “Nero a metà” di Pino Daniele.
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