C'è anche il suono del salterio: la musica barocca «invade» Napoli

C'è anche il suono del salterio: la musica barocca «invade» Napoli
di Emanuela Sorrentino
Sabato 29 Settembre 2018, 10:45
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Ci sarà anche il salterio, l'antica arpa da tavolo, alla Domus Ars di Napoli. Dal convegno internazionale sul violoncello alle lezione -concerto della cilena Catalina Vicens, dal ritorno del cantante-attore Pino De Vittorio al concerto dell’austriaca Franziska Fleischander, autorevole ricercatrice del salterio, antico strumento a corde. Al via la terza edizione di Sicut Sagittae, la rassegna di musica barocca che apre la stagione concertistica del Centro di cultura Domus Ars di Carlo Faiello.

Sicut Sagittae, diretta artisticamente da Antonio Florio e organizzata da Il Canto di Virgilio e dalla Cappella Neapolitana, si divide quest’anno in due parti complementari legate, a filo doppio, da un tema preciso: “…per ogni sorta d’istromenti…”.

Il violoncello caratterizza gli appuntamenti del 4-5 e 6 ottobre, mentre alcuni strumenti rari dell’età barocca (come il salterio, la chitarra battente, la cetra o il liuto) quelli previsti 28 e 30 novembre e 1 e 2 dicembre.

«Per la prima volta la nostra rassegna ha un tema che riunisce due parti complementari volutamente separate nel tempo per poter approfondire le tante proposte inedite e curiose dei musicisti che portiamo a Napoli. Il tema è 'Per ogni sorta d’istromenti', frase che accompagnava molte edizioni musicali italiane a cavallo tra Cinquecento e Seicento, antologie di brani allora celebri o novità assolute, o anche trattati per strumenti musicali che iniziavano un nuovo percorso solistico dopo l’epoca polifonica in cui anche gli strumenti erano divisi in famiglie», spiega Antonio Florio.

Il programma della prima parte di Sicut Sagittae prevede: il 4 ottobre alle ore 20.30 alla Domus Ars, l’Accademia Ottoboni di Marco Ceccato, che interpreta i primi grandi autori per violoncello romani; il 5 ottobre, ore 10 alla Domus Ars, una giornata di studi internazionale, con il coordinamento scientifico di Dinko Fabris, farà il punto sulle origini del violoncello in Italia includendo anche il caso di Napoli con un concerto aperitivo del duo di Barcellona Guglielmo Turina ed Eva del Campo alle ore 13 (sempre a Domus Ars). In serata, alla Domus Ars alle 20,30, il giovane virtuoso palermitano, Adriano Fazio, scorpora le suite per violoncello di Bach accostandone i singoli brani ad autori e generi diversi, anche del nostro tempo; il 6 ottobre, alle ore 20.30 alla Domus Ars, una incursione nelle musiche di esordio del violoncello a Napoli con il concerto dedicato a Rocco Greco e la sua scuola, eseguito dal complesso napoletano La Sambuca Lyncea diretto da Luigi Trivisano.

Il programma della seconda parte vede il 28 novembre alle ore 20.30 il concerto di Franziska Fleischander, tra le più autorevoli esecutrici e ricercatrici europee del salterio, accompagnata dall’arciliuto di Vinicius Perez; il 30 novembre, alle ore 20.30 il ritorno del cantante-attore Pino De Vittorio con il supporto della chitarra battente di Marcello Vitale; il 1 dicembre alle ore 12  presso la Sala Gesualdo del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, la lezione – concerto  di Catalina Vicens dal titolo, “Cembalo di Partenope” in collaborazione col Conservatorio di Napoli e alle ore 20.30 alla Domus Ars il gruppo Porte-de-Voix, diretto da Angelo Trancone che si cimenta con un inedito oratorio del compositore Donato Ricchezza; il 2 dicembre, alle ore 20.30 alla Domus Ars, Patrizia Bovi (fondatrice dei Micrologus) con Crawford Young - al liuto e alla più rara cetra - presenta i primi risultati della sua ricerca sugli improvvisatori di poesia per musica tra Umanesimo e Rinascimento.
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