Calvin Bridges: concerto gospel in chiave pop & rock

Il reverendo Calvin Bridges
Il reverendo Calvin Bridges
di Salvio Parisi
Martedì 23 Maggio 2017, 08:39 - Ultimo agg. 24 Maggio, 21:21
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«Gospel Explosion» è stato nel weekend appena trascorso uno dei più sorprendenti ed emozionanti eventi musicali degli ultimi tempi in città.
 

 

I diciassette elementi tutti partenopei del coro Gospel Voices hanno ospitato sul sagrato seicentesco della Basilica dello Spirito Santo in via Toledo il talento del Reverendo Calvin Bridges direttamente da Chicago: un crescendo di ritmi e beat, voci e sonorità r&b, blues e black soul, ma anche pop, funky e rock. Due Stellar Award (gli Oscar della musica gospel) e una nomination ai Grammy Awards, mister Bridges è animato da una foia e un'euforia coinvolgenti che hanno decisamente travolto il pubblico attonito del suo concerto, iniziato con Sir Duke di Stevie Wonder in una suadente versione solo piano e durato inaspettatamente circa due ore e mezzo: inni ritmati, invocazioni oh Lord e rappati da rodato black singer che hanno fatto saltare dai banchi e ballare la platea etusiastica, ma anche citazioni doc del coro guidato dal maestro Pasquale Castaldo del calibro di Billy Jean di Michael Jackson, Don't let the sun go down on me di George MIchael ed Elton John e i Queen di Freddie Mercury con l'indimenticabile Somebody to love. Inevitabile il finale accorato piano e voci con Oh Happy Day degli Edwin Hawkins Singers culminato in una standing ovation di vari minuti.
 

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