Vendemmia di Catalanesca sul Monte Somma tra archeologia, musica popolare e cucina gourmet

Vendemmia di Catalanesca sul Monte Somma tra archeologia, musica popolare e cucina gourmet
di Daniela Spadaro
Venerdì 6 Ottobre 2017, 20:08
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Sant’Anastasia. Decima edizione per «Vendemmiamo la Catalanesca»: domani – sabato 7 ottobre - alle Cantine Olivella di via Zazzera dalle 9 alle 18, i partecipanti saranno accolti alla vendemmia con caffè e panettone caldo appena sfornato. L’edizione 2017 è dedicata alla città di Roma ed al rapporto millenario che lega la produzione vitivinicola del Vesuvio alla Capitale d’Italia. Molti gli ospiti, a cominciare da Flavio De Maio, patron dell’osteria romana «Flavio al Velavevodetto», indiscusso re della «carbonara». La vendemmia inizierà alle 9, 30, con la consegna ai partecipanti del kit composto da forbici, guanti monouso, paniere e la maglietta griffata «Catalanesca, l’uva nostra». Alle 10, il giornalista Luciano Pignataro, con Ernesto Lamatta (delegato Ais Comuni Vesuviani) condurrà un seminario sulla viticoltura vesuviana, aprendo le degustazioni di Katà e Lacryma Christi del Vesuvio: ad ogni vino sarà abbinato un piatto dello chef De Maio. La presenza di Luciano Pignataro sarà occasione per ascoltare dalla voce dell’autore ricette e suggerimenti tratti dal suo nuovo libro «La cucina napoletana». A mezzogiorno, appuntamento con Apolline Project e l’archeologo Girolamo Ferdinando De Simone che racconterà il ruolo fondamentale della produzione del vino nell’economia e nella vita degli abitanti dell’area vesuviana durante l’epoca romana, prima e dopo l’eruzione che seppellì Pompei. Alle 13, 30, via alle specialità dello chef De Maio: rigatoni all’amatriciana, pasta e ceci, polpette di bollito e trippa alla romana, con servizio a cura degli alunni dell’Istituto professionale «Andrea Torrente» di Casoria. Nel primo pomeriggio, quando l’uva vendemmiata in mattinata sarà divenuta mosto, si potrà assistere alle fasi di diraspatura e pigiatura dell’uva. Alle 16, 30, il trio di musica popolare terrà compagnia ai partecipanti con un repertorio di canti popolari del Sud: dalla tammurriata sommese alla pizzica salentina, fino alle tarantelle napoletane. Si conclude, alle 18, con la degustazione di grappa di catalanesca barricata e sigari, per u singolare viaggio olfattivo e sensoriale. Presenti l’associazione Autism Aid onlus, la cui partecipazione a “«Vendemmiamo la Catalanesca» ha anche lo scopo di avviare i ragazzi con autismo alle attività agricole e il Ducati Historic Club.
 
 
 
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