Secondo giorno di ArteCinema tra Frida Kahlo e Mapplethorpe

Secondo giorno di ArteCinema tra Frida Kahlo e Mapplethorpe
di Rossella Grasso
Venerdì 12 Ottobre 2018, 09:38
3 Minuti di Lettura
Seconda giornata di appuntamenti per  Artecinema, Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, a cura di Laura Trisorio. L’iniziativa si posta all’Augusteo dove sono tantissime le proiezioni in programma a partire dalle 16. «Le Louvre Abu Dhabi, création d’un musée universel».  All’incrocio tra Occidente e Medio Oriente, la costruzione del Louvre Abu Dhabi è un’avventura architettonica, museale e culturale tra tradizione e modernità. Il documentario ci mostra il processo creativo dell’architetto Jean Nouvel dalla fase di progettazione fino alla realizzazione di questo “museo universale” concepito per un clima desertico in una città moderna.
 
Alle 17 «Frida Kahlo, Diego Rivera, une passion dévorante». La tormentata storia d'amore e di passione tra due dei più celebri artisti messicani del ventesimo secolo: Frida Kahlo e Diego Rivera. Due personalità complesse, entrambi difensori del Messico e innamorati della pittura. Il documentario esplora la loro storia affascinante e ci mostra come questo incontro, passionale e professionale, abbia rivoluzionato un intero paese. Dopo altri documentari si prosegue con «The Hidden Face of American Art» alle 20.10. Alla fine della Seconda guerra mondiale, il mercato dell’arte di Parigi era fermo. Numerosi artisti europei del gruppo surrealista in fuga dal nazismo, si erano rifugiati a New York. La città intellettuale era in grande fermento e grazie al boom economico del dopoguerra nel giro di pochi anni prese il posto di Parigi come capitale mondiale dell’arte. In questo contesto, una nuova generazione di artisti, come Pollock, Rothko, de Kooning, emerse sotto la bandiera comune dell’Espressionismo astratto. Dopo gli orrori di Auschwitz e di Hiroshima, questi giovani pittori americani sentivano che il mondo non poteva più essere rappresentato come prima e optarono per la pura astrazione. L’avanguardia americana ha offerto un nuovo modo di considerare l’arte e di rappresentare questo mondo che andava ripensato e ricostruito.
 
Poi, alle 21.20 «Art21 – Berlin: Nathalie Djurberg & Hans Berg, Olafur Eliasson, Hiwa K, Susan Philipsz» Il film esplora le tecniche e le diverse sensibilità di cinque artisti che lavorano a Berlino. Olafur Eliasson crea sculture e installazioni spettacolari usando elementi naturali come la luce, l’acqua e l’aria per alterare la percezione sensoriale dell’osservatore e proporre nuove soluzioni a problemi globali come i cambiamenti climatici. Nathalie Djurberg e Hans Berg creano inquietanti film d’animazione con sculture in plastilina che si muovono al ritmo di ipnotiche colonne sonore. Le sculture, i video e le performance dell’artista curdo-iracheno Hiwa K intrecciano la sua storia personale con la grande storia delle migrazioni e dei rapporti tra Oriente e Occidente. Susan Philipsz considera il suono come un oggetto scultoreo: usando fonti musicali storiche crea nuove e suggestive installazioni sonore.
 
La serata chiude con «Mapplethorpe: Look At The Pictures», primo lungometraggio sulla vita di Robert Mapplethorpe realizzato dopo la sua morte, è il ritratto di uno degli artisti più controversi del ventesimo secolo. Mapplethorpe ha ritratto il sesso maschile, la nudità e il fetish agli estremi, portando il suo lavoro a essere ancora etichettato da alcuni come “pornografia mascherata da arte”. Le testimonianze di amici, modelli, familiari, dei suoi più stretti collaboratori e la speciale partecipazione di Patti Smith si intrecciano a inedite interviste nelle quali lo stesso artista racconta apertamente la sua vita, gli amori e il lavoro. Arricchiscono il racconto filmati e fotografie inedite provenienti direttamente dall’archivio della Mapplethorpe Foundation.
© RIPRODUZIONE RISERVATA