Beach Rugby: il nuovo gioco dell'estate italiana con i «Pirati di Nisida»

BEACH RUGBY
BEACH RUGBY
di Diego Scarpitti
Venerdì 3 Agosto 2018, 09:06
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Estate all’insegna del Beach Rugby. Incuriosisce e appassiona, rapisce e catalizza. Esportato (con successo) sulle spiagge italiane il gioco della palla ovale. Divertimento e promozione di una disciplina sportiva in netta ascesa. Mare, sole, mete e placcaggi ai Master 2018 ad Alba Adriatica, dove hanno partecipato i giocatori dell’Amatori: via le scarpette, indosso maglietta e pantaloncini. Sei le tappe nelle quali i napoletani sono stati simpaticamente impegnati, decidendo per il torneo di chiamarsi «Pirati di Nisida». In squadra nuovi marinai e vecchi nostromi, con un equipaggio composto da una trentina di elementi, una ciurma variegata, imbastita di 12 players, Alessandro Fusco, Alessandro Quarto, Davide Mele, Luca Lauria, Vincenzo Gargano, Vincenzo Iacuaniello, Gianluca Aiello, Adriano Casaccio, Roberto Cimaroli, Valerio Antonelli, Andrea Petrucci, Francesco Campoccio, e staff con allenatore, presidente, fidanzate, amici e genitori al seguito. «Spettacolare davvero. Il beach è utilissimo per far avvicinare le persone al nostro sport: è veloce e facilmente comprensibile a tutti», ha affermato Alessandro Quarto, capitano dei verdeblù, con i quali ha sfiorato i playoff promozione, al termine di una stagione agonistica esaltante. «Il divertimento è la base fondante del beach rugby ed è un bel modo per portare il rugby nel cuore e nell’estate degli Italiani». Edizione numero 21 organizzata sapientemente dalla Lega Italiana Beach Rugby. Alzano le vele i Pirati e riescono a scippare il 5° posto alle Sabbie Mobili con il risultato di 3-2, a seguito di un’aspra contesa. «Ottimo il bilancio definitivo del beach rugby», il commento conclusivo di Mattia Gomiero, Presidente della Lega Italiana Beach Rugby. Dal rettangolo verde alla spiaggia il passo (e la meta) in prossimità del mare è decisamente breve.  
 
 
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