Al Madre Perfetti (S)conosciuti: l'aperitivo per fare network

Al Madre Perfetti (S)conosciuti: l'aperitivo per fare network
di Rossella Grasso
Giovedì 22 Marzo 2018, 22:54
4 Minuti di Lettura
Già dall'antichità l'arte creava network tra persone. Quale posto migliore per creare connessioni se non un museo? Per questo motivo al Madre torna l’aperitivo di networking dal titolo «Perfetti (S)conosciuti», organizzato in collaborazione con Scabec e Fondazione Donnaregina/Museo Madre, nella Sala delle Colonne al primo piano del museo d’arte contemporanea Donnaregina. L’evento è un’occasione di incontro e confronto aperto a giovani professionisti, quali avvocati e commercialisti, app developer o esperti di digital pr, artisti, comunicatori e imprenditori, da quelli impegnati in settori più tradizionali agli startupper, che vivono e lavorano nell’area metropolitana di Napoli, con l’obiettivo di immaginare nuovi modi di vivere la città, discutere i temi di attualità che interessano le sue differenti comunità, e fare network.
 
 
L'evento è anche l'occasione per conoscere le due mostre di punta del Madre, Pompei@Madre e quella di  Darren Bader (@mined_oud). Un'ispirazione necessaria per dare vita a una conversazione su «Innovazione e tecnologie per i beni culturali». Come previsto dal format, in ogni incontro sono ascoltate le testimonianze di chi lavora nel settore del tema scelto per la serata. Questa volta è toccato a Marco Capasso, architetto, imprenditore e fondatore di Capware Lab che progetta nuove tecnologie per la fruizione dei beni Culturali e Andrea Viliani, Direttore del Museo Madre. Dopo i pitch inizia la fase di networking accompagnata da cibo, drink e dj set a cura di Paola Testa music selector.
 
Nato da un’idea di Gabriele Dandolo, comunicatore strategico, ricercatore di mercato e consulente politico, e di Francesco Marrazzo, sociologo della comunicazione, attivo nella ricerca e didattica universitaria  al servizio di associazioni e istituzioni nazionali, Perfetti (S)conosciuti si propone come gruppo informale che ha l’obiettivo di aggregare, con iniziative di diverso tipo (aperitivi, brunch, seminari e incontri tecnici), giovani impegnati nelle loro attività sul territorio, che per affinità, vissuti e contesti si conoscono ma non hanno mai avuto modo di progettare e lavorare insieme. 
 
Un evento che si ripropone dopo il grande successo dello scorso 30 novembre, quando più di 200 partecipanti, tra professionisti, creativi, startupper, imprenditori, comunicatori e giornalisti che vivono e lavorano nell’area metropolitana di Napoli si sono ritrovati al Museo Madre per il primo aperitivo di networking. «Nel corso del primo appuntamento - dicono gli organizzatori - abbiamo percepito un bisogno di condivisione delle proprie esperienze e vissuti da parte di tutti i partecipanti, che ha certamente contribuito al successo dell’iniziativa; con questo secondo appuntamento, il 22 marzo 2018,  ci aspettiamo invece che possano nascere team di lavoro impegnati su progetti comuni che valorizzino talenti ed idee dal e sul territorio, che è poi lo scopo con cui è nata l’idea di Perfetti (S)conosciuti». 
 
«La valorizzazione del patrimonio artistico-culturale - ha detto Marco Capasso - deve necessariamente essere il punto di partenza. Valorizzazione innovativa qui intesa come conoscenza universale e immediatamente fruibile a tutti i livelli: non è più immaginabile, e nemmeno auspicabile, una conoscenza elitaria e riservata a pochi eletti. Al contrario, solo raggiungendo un pubblico quanto più vasto ed eterogeneo possibile, sarà possibile muovere dei concreti passi in avanti. La tecnologia e i nuovi media aprono, in tal senso, scenari fino a poco fa impensabili, ed è di importanza cruciale sfruttare fino in fondo le opportunità che essi offrono per una divulgazione di un patrimonio culturale virtualmente illimitato come il nostro. Allo stesso tempo, una simile, capillare diffusione può fungere da vero e proprio volano per lo sviluppo dell'economia del Mezzogiorno e la (ri)valorizzazione delle nostre eccellenze. Siamo in un momento storico di cruciale importanza e le possibilità che si aprono sono virtualmente illimitate».
 
Anche il Madre si sta inserendo in questa scia abbracciando il 4.0 e le nuove modalità di fruizione dell'arte anche grazie al digitale. «Il rapporto fra beni culturali, sia materiali che immateriali, e nuove tecnologie - ha detto il direttore Andrea Viliani - è oggi uno degli asset strategici per gli investimenti pubblici e privati, e può contribuire alla ricostituzione di una Campania Felix contemporanea. In questo senso occorre guardare al passato con una sensibilità diversa: il passato è un soggetto mobile, fluido, dinamico, che non solo va tutelato in Archivi, Biblioteche e Musei, ma che va anche considerato come fonte di ispirazione, di ricerca e di investimento. Solo così il nostro patrimonio culturale può generare occasioni di lavoro, motivi di speranza e strumenti di cittadinanza attiva, per le nuove generazioni, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. In questo senso l'arte contemporanea è uno strumento straordinario, perché si è sempre occupata di rendere anche il passato... un soggetto contemporaneo, come credo sia evidente in una mostra quale Pompei@Madre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA