«Sotto la pelle di Leucosia»
Il Cilento tra magia e ricordi

«Sotto la pelle di Leucosia» Il Cilento tra magia e ricordi
di Rossella Grasso
Sabato 14 Aprile 2018, 13:07
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C'è un cancello nel Cilento che apre letteralmente le porte al paradiso. È Punta Licosa, località in riva al mare dove è ambientato «Sotto la pelle di Leucosia», romanzo d'esordio di Marco Reginelli. Edito da Rogiosi, il libro condenza passioni, ricordi e luoghi, descritti con delicatezza. Pagina dopo pagina sembra di poter ascoltare il rumore delle onde che accarezzano lievi gli scogli e di sentire i profumi intensi della macchia mediterranea che a Licosa ti entrano fin sotto la pelle. Proprio come fanno i misteri e le storie raccontati nel romanzo. «È un romanzo che ha il sapore di realismo magico - ha detto Marco Reginelli - Nasconde dietro una storia che è anche dolorosa. Tutte le vicende fatte di sangue e di carne che ognuno vive, anche in un posto che noi sentiamo magico, si annidano delle storie come se fossero dei fili di Arianna che pendono dal nostro corpo».
 

La storia inizia con l'avvento per l’estate una famiglia che viene dal Trentino: il professore, presentato così, senza un nome e un cognome, la moglie, e i due figli, Nanà e Drudrù. I nuovi arrivati vengono ospitati nel casale di un pescatore, la cui figlia, Leucosia, un’adolescente piena di vita, stringe amicizia con Drudrù, un ragazzino timido che con lei scopre giorno dopo giorno il fascino del borgo. Nel susseguirsi lento dei giorni emergono storie, e dal passato si delinea pian piano la figura di Nadia, amica del pescatore e di sua moglie, amata dal professore, che in anni lontani era già stato nel borgo di Ogliastro. Leucosia è affascinata da questa donna, e scava nei ricordi di chi l’ha conosciuta per dipanare il mistero che l’accompagna. Un romanzo dal linguaggio poetico ed evocativo che racconta di luoghi e di pensieri, di azioni e di sentimenti, e di momenti di vita che restano impigliati per sempre sotto la pelle di chi li ha vissuti.

Il libro è stato presentato nella storica cornice del Gran Caffè Gambrinus. Ne hanno discusso con la folta platea i giornalisti de Il Mattino Leandro Del Gaudio e Pietro Treccagnoli. A moderare l'incontro con l'autore l’editor Maria Rosaria Vado, con le letture dell’attore Fabrizio Nevola. «Mi piacerebbe che il lettore leggesse questo mio libro con lentezza - ha concluso l'autore - e provasse anche a inclinarlo tra le mani così come si fa con una sfera di vetro, quelle natalizie, dove la neve cade leggera, per riuscire a cogliere il senso profondo di questo romanzo e godersi la storia».
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