«Ritrovarsi», il romanzo di Messina al Circolo Posillipo per ricordare le Quattro giornate di Napoli

«Ritrovarsi», il romanzo di Messina al Circolo Posillipo per ricordare le Quattro giornate di Napoli
Lunedì 17 Settembre 2018, 17:21
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Il romanzo “Ritrovarsi” (Guida editori, 2018) di Raffaele Messina sarà presentato mercoledì, 26 settembre 2018, alle ore 18 presso il Salone dei Trofei del Circolo Nautico Posillipo (via Posillipo, 5 – Napoli). Dopo i saluti di Vincenzo Semeraro, presidente del Circolo, ne discutono con l’Autore: Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli; Antonella Ossorio, narratrice; Annella Prisco, narratrice. Modera Armida Parisi, responsabile redazione cultura del quotidiano “Roma”. Nel corso dell’incontro, il Maestro Christian Brucale eseguirà brani della
tradizione napoletana con voce e tammorra.

“Ritrovarsi” affronta la maturazione affettiva, sessuale, sociale e politica di un giovane, Francesco Nastasi, tra Capri e Napoli nei difficili anni delle leggi razziali, della Seconda guerra mondiale e della rivolta popolare delle “Quattro Giornate”.

L’ambientazione dei capitoli iniziali a Capri (la chiesa, la piazzetta, Villa Jovis), per la risonanza internazionale dell’isola, costituisce un primo punto di forza del romanzo.

Altro elemento caratterizzante è la rappresentazione della città di Napoli nei primi anni di guerra. Al di là della pur presente descrizione della miseria e del degrado morale nel periodo dell’occupazione alleata, effettuata con immagini che idealmente si ricollegano alla tradizione de La Pelle di Curzio Malaparte e al racconto La “segnorina” di Domenico Rea, il romanzo trova una sua più originale e innovativa collocazione nel panorama letterario nazionale per l’efficace e documentato racconto di Napoli nei primi anni di guerra: quelli del consenso di massa al fascismo, dei primi commenti ottimistici della gente comune di fronte ai cartelloni geopolitici collocati nelle piazze, ma anche quelli della disillusione di fronte ai primi bombardamenti alleati.

Puntuale e diffusa è anche la rappresentazione narrativa delle “Quattro Giornate di Napoli” nelle quali sono coinvolti il protagonista e gli altri personaggi che gravitano attorno a lui. È stato Erri De Luca in anni recenti a osservare il paradosso che Napoli, la prima città europea ad essersi liberata dai nazisti con una rivolta popolare, non abbia viva la memoria di quei fatti e non abbia una trazione letteraria di essi. De Luca ha cercato di rispondere a questa esigenza con alcune pagine che fanno da sfondo al romanzo Il giorno prima della felicità. Raffaele Messina con Ritrovarsi ha di fatto ripreso e approfondito la riflessione avviata da Erri De Luca. Tra l’altro, emerge il ruolo dei tanti uomini appartenenti ai Carabinieri Reali che in città, dopo l’8 settembre, esponendosi in prima persona, si opposero ai nazisti con lo stesso spirito che fu del più celebre Salvo D’Acquisto.

Il romanzo, tuttavia, non si chiude in ambito partenopeo, poiché, attraverso i personaggi della madre di Francesco e del cantastorie Santo Parlato, veicola elementi culturali tipicamente siciliani: dai proverbi alle ballate popolari, alle ricette per preparare arancini e zeppole di riso.

 
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