Riapre l'Archivio Fotografico Parisio sotto i portici di piazza del Plebiscito

Riapertura Archivio Fotografico Parisio
Riapertura Archivio Fotografico Parisio
di Irene Saggiomo
Mercoledì 8 Novembre 2017, 20:10
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Con un comunicato carico di amarezza, nel 2014, a novant’anni dall’apertura dell’atelier fotografico, il direttore dell’Archivio storico Parisio annunciò «la chiusura per inventario, fino a data da destinarsi». E sabato mattina, nei locali di sempre, al porticato numero dieci di San Francesco di Paola a piazza Plebiscito, riaprono i battenti dell’Archivio Fotografico Parisio. Questo significa, per tutti, rientrare nella disponibilità della più completa memoria per immagini dell’evoluzione storica, sociale e urbanistica di Napoli e della la Campania, a partire dagli anni venti fino agli ottanta. L’Archivio ha sempre svolto la funzione di custodia per milioni di negativi scattati dallo stesso Giulio Parisio, e anche da altri (tra cui Troncone); il fotografo che ha iniziato la sua carriera come fotoreporter, arruolato nel periodo bellico è stato quindi inviato come rilevatore fotografico aereo, da qui si è poi specializzato in scatti paesaggistici, in particolare in di foto dell’industria, celebri quelle all’Italsider di Bagnoli e all’Olivetti di Pozzuoli.

Oggi, l’Archivio Fotografico, sulla base del patrimonio visivo di cui dispone, quindi della Napoli che fu, riapre con lo sguardo rivolto all’attualità, “alla città di oggi”, spazio quindi a mostre, eventi, workshop, seminari, presentazioni, shooting fotografici, iniziative dedicate a piccoli e grandi studenti, per ricominciare con il nuovo obiettivo di diventare un centro culturale di arte e creatività, di memoria e di bellezza. Il brindisi d’inaugurazione, organizzato dal fotografo d’arte Luciano Siviero, è previsto per questo sabato, dalle ore undici alle quindici, e sarà anche l’occasione per rincontrare i vecchi amici, e magari farne di nuovi, ma l’Archivio è aperto a tutti, anche solo ai curiosi e agli amanti della città. Già da sabato sarà possibile acquistare fotografie, aiutando così l’associazione (attiva dal 1995) affinché possa continuare ad esistere.
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