«La principessa errante»: alla Biblioteca nazionale la storia di Elena d'Aosta

«La principessa errante»: alla Biblioteca nazionale la storia di Elena d'Aosta
Giovedì 14 Dicembre 2017, 19:21
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Sabato 16 dicembre (dalle ore 10) in Italia, alla Biblioteca Nazionale.  nelle sale museali del fondo Aosta, aperte in via straordinaria per l’occasione, presentazione del libro “The Wandering Princess” Princess Hélène of France, Duchess of Aosta (1871-1951) dello storico  Edward Hanson: con l’autore interverranno l’ accademico Francesco Barbagallo e il direttore della Biblioteca Francesco Mercurio. 

Segue la visita guidata al fondo  donato (nel 1947) alla biblioteca Nazionale dalla duchessa Elena d’Aosta  (costituito da librerie e arredi personali della nobildonna, da oltre 11.000 volumi e periodici italiani e stranieri, da cimeli e trofei di caccia, e da 9800 foto, databili tra il 1890 ed il 1930) a cura dei bibliotecari Silvana Casale e Fabrizio Diozzi.

The Wandering Princess ( La principessa errante) di Edward Hanson , pubblicata pochi mesi fa da Fonthill Media (disponibile in libreria negli Stati Uniti e nel Regno Unito ed  in internet), è un accurato studio di grosso interesse storico sulla avventurosa figura della principessa, frutto di un approfondito lavoro di ricerca su documenti  scoperti di recente e nelle fonti d’archivio, che permette di conoscere aspetti nuovi della storia italiana, avvenimenti sconosciuti e retroscena inediti della  prima guerra mondiale, interessi e intrecci delle corti reali d'Europa in un momento di grande transizione.

Il saggio di Edward Hanson  getta nuova luce sul ruolo avuto da Elena d’Aosta nelle vicende del regno d’Italia e sulla sua  complessa personalità, mettendo in risalto la modernità di una donna emancipata e di grande sensibilità che non volle rinunciare all’amore ed ad una vita che non l’appagava, ma che fu sempre rispettosa del suo rango.

Edward W. Hanson si è appassionato   alla biografia di Elena di Savoia dopo aver acquistato una piccola collezione di cartoline all'Olympia Book Fair di Londra che “la principessa errante”  aveva inviato dalla Francia, dall'Italia e dalla Svizzera, dall'Egitto e dall'Etiopia, e persino da una nave ospedale al largo della Libia. Le cartoline testimoniano i  viaggi e i larghi  interessi di questa straordinaria  donna, che si sentiva appagata dalla vita, scrive Hanson, solo quandò poteva  vivere " viaggiando, cacciando e fotografando in Africa".

Hélène d'Orléans (nata il 13 giugno 1871) era figlia del principe Filippo, conte di Parigi in esilio in Inghilterra, giovanissima si innamorò del  nipote della regina Vittoria, il principe Albert Viktor, ma la differenza di religioni impedì il matrimonio e Hélène nel giugno del 1895 sposerà il principe italiano Emanuele Filiberto di Savoia, duca d'Aosta.  

Ben  presto per sfuggire ad un matrimonio che non l’appagava ed alla noia della vita di corte, Hélène inizia i suoi lunghi e avventurosi viaggi in Africa, dove si trasformò in una abile cacciatrice , in  una intrepida esploratrice ed in una curiosa  fotografa  e scrittrice. Il senso del dovere dinastico  la richiamò in patria allo scoppio della prima guerra mondiale: mentre il marito guidava l'Italia nella Terza Armata, e i suoi due figli servirono nell'artiglieria e nella marina, Elena d’Aosta fu infermiera a bordo di una nave ospedale in acque libiche, poi capo delle infermiere della Croce Rossa Italiana. Dopo la guerra continuò  la sua opera assistenziale e  di beneficenza in particolare a Napoli, dove  soggiornò a lungo col marito nella reggia di Capodimonte, influendo notevolmente sulla vita intellettuale della città partenopea. Rimasta vedova, visse ritirata sempre a Capodimonte con il suo secondo marito  (sposato segretamente a Napoli). Dopo il referendum del 1946 che dichiarò l’Italia una repubblica, Hélène è stato l'unico membro della famiglia reale a rimanere in Italia , morì a Castellammare di Stabia, 21 gennaio 1951.
 
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