Capri, Coprus Carsico: la mostra di Luigi Auriemma presso la Certosa di San Giacomo

Capri, Coprus Carsico: la mostra di Luigi Auriemma presso la Certosa di San Giacomo
di Mariano Della Corte
Mercoledì 12 Dicembre 2018, 11:04
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CAPRI - Sabato 15 dicembre alle ore 11,30 sarà inaugurata la mostra di Luigi Auriemma "Corpus carsico", curata da Patrizia Di Maggio, Direttore della Certosa di San Giacomo, nell’ambito del programma espositivo organizzato dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente.  
 
Il progetto nasce per la Certosa di San Giacomo e si sviluppa tra la Chiesa e la raccolta Sala del Capitolo, contigua al Chiostro Piccolo.

Il ‘corpus carsico’ è l’isola stessa, e il titolo contiene le parole opus e ars evidenziate graficamente:  come di consueto Auriemma offre al visitatore una complessa catena di pensieri e immagini, nelle quali la parola è materiale imprescindibile per la costruzione dei significati.
 
Il ‘corpo’ di Capri, diventa corpo dell’opera, attraverso la quale si stabilisce il rapporto fra artista e osservatore, sviluppato più esplicitamente nei tre Autoritratti esposti nella Sala del Capitolo.

L’isola compare come presenza minima nell’opera Luogo visivo, in cui l’infinitesimo granello di sabbia prelevato da una delle spiagge dell’isola rappresenta la frontiera tra il visibile e l’invisibile in quanto ultimo elemento percepibile dallo sguardo ed è evocata attraverso le parole estrapolate dai versi di Chioma di Capri e de Gli amanti di Capri, dedicate all’isola da Pablo Neruda e riprodotte nei timbri chiusi in cinque teche di cristallo.
 
 

Nella Certosa, uno dei luoghi più rappresentativi dell’isola, prendono forma le riflessioni, ed in un certo senso la narrazione filosofica, con cui Auriemma invita a confrontarsi. Esse sono fortemente suggerite dalla Chiesa, spazio pregnante e sacro, e luogo iper-significativo, con il quale gli elementi dell’installazione sono in stretta relazione.

Luigi Auriemma vive e lavora a Napoli. Sin dal diploma all'Accademia di Belle Arti ha indirizzato la sua ricerca verso la variazione segnica. Il suo lavoro, come sostenuto da autorevoli critici, è concepito per articolarsi nello spazio, per fare dello spazio una speranza indotta a meditare sul comportamento e l’esperienza, per segnare un «luogo estremo (e di confine) in cui l’opera incontra se stessa e l’altro». Opere di Luigi Auriemma sono presenti, nelle raccolte permanenti del Museo CAMUSAC di Cassino, del  Museo MACS di Catania e del Museo MADRE di Napoli. La mostra sarà aperta fino al 20 gennaio 2019.
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