Antonio Polito presenta a Sorrento il suo ultimo libro sulla genitorialità

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di Antonino Siniscalchi
Mercoledì 10 Gennaio 2018, 12:36
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SORRENTO - Sarà presentato venerdì alle 18, nella sala Tasso del Palazzo Municipale, il libro "Riprendiamoci i nostri Figli. La solitudine dei padri e la generazione senza eredità", ultima fatica del giornalista Antonio Polito. All'incontro, organizzato dal Rotary Club Sorrento con il patrocinio del Comune, prenderanno parte l'autore, attualmente vicedirettore del Corriere della Sera, il sindaco Giuseppe Cuomo e il presidente dei rotariani Michele Liccardi. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Luigi D'Alise.

"Nel mondo di oggi, che mette in discussione ogni forma di autorità, la sfida educativa dei genitori diventa sempre più complicata - si legge nella pagine del libro - Se il conflitto tra generazioni non è certamente una novità, quello che sta accadendo è però qualcosa di diverso, di molto più serio: una vera e propria interruzione del tradizionale passaggio di valori dai padri ai figli. I genitori sono soli, insidiati da mille modelli alternativi che li contraddicono, parlano un'altra lingua, dettano altre priorità".

Diventato padre in due momenti diversi e distanti della sua vita, Antonio Polito, giornalista ed attuale vice direttore del Corriere della Sera, entra nel vivo di una battaglia culturale volta a smascherare i nemici dei genitori: le idee e le figure che tendono a sabotarne l'autorità o che semplicemente hanno smesso di aiutarli. Dai social alla scuola, dalla politica alla Chiesa, dai cattivi maestri fino alla famiglia stessa, che ha commesso gravi errori, importando stili di vita che ne minano il ruolo.

Davanti all'urgenza di rifondare l'autorità dei genitori, la soluzione sta forse nel tornare al più classico dei compiti: trasmettere cultura, comportamenti, esperienze e valori, primo tra tutti l'amore e il rispetto per la vita.
"A padri e madri - spiega Polito - bisognerebbe dire: non credete più a chi vi colpevolizza, riprendetevi i vostri figli, ribellatevi a chi sta alienando la vostra potestà, credete di nuovo possibile la vostra missione”.
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