Alla Reggia di Caserta in mostra la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo

Alla Reggia di Caserta in mostra la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo
di AnnaChiara Della Corte
Lunedì 3 Settembre 2018, 15:54 - Ultimo agg. 20:49
3 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Settembre dalle ore 18 inaugura alla Reggia di Caserta HUMAN, Fights, Rights, Lights: un'operazone artistica con finalità sociali condotta da Umberto Ciceri. L' autore, che è anche curatore del progetto, teatralizza la Dichiarazione dei diritti dell'uomo, vista come massima aspirazione di giustizia.  Quest'anno la Carta Universale compie 70 anni , eppure mai come oggi si avverte l'esigenza di rileggere questo grande progetto della modernità Occidentale. Ciceri ci presenta un'opera polifonica composta da tre atti, ovvero tre video installazioni che sostiuiscono musiche e testi originali con gli articoli della Dichiarazione.

Attraverso un intervento di meticolosa messa in scena,  l'artista propone un percorso ascendente in tre salti di un unico testo che vedremo salire sui ring della grande storia, negli spartiti di Bach e diventare il cuore di una rivoluzione in uno stato di grazia. Primo atto ( Fights) è la telecronaca di trenta K.O, uno per ogni diritto umano. Ogni articolo è associato ad match di pugilato scelto e rielaborato dall'artista con ottica dramamturgica. Il telecronista descrive i pugni utilizzando le parole dei diritti in un gioco di ambiguità etica ed estetica che accompagnerà l'intera opera. Nel secondo atto (Rights), i testi originali bachiani vengono sostituiti con i trenta articoli della dichiarazione, recitati in lingua tedesca ed in contrappunto: una simmetria che armonizza melodie in contrasto tra loro, lasciando intatte le differenze. Un coro a cappella composto da quattro voci- soprano, contralto, tenore e basso- cui si aggiunge il riverbero del luogo che ha ospitato la performance: il cenacolo del complesso monumentale di Santa Croce, a Firenze. 
Infine, con Lights, le parole dei diritti diventano battiti di cuore sincronizzati che avvolgono i passi di Maja Plitseskaya , tra le più grandi ballerine classiche di tutti i tempi. La sua danza simbolica è associata alla meccanica che governa i pianeti: un unico movimento universale, un unico battito di cuore, un impulso all'unità ed al senso di appartenenza attorno al quale orbitare. 
 
 

Ricapitolando, il riconoscimento di diritti inalienabili di tutti i viventi sanciti da consapevoli accordi di civiiltà e non da lotte, è frutto dell'elaborazione dell'esperienza, della conoscenza ed, in ultimo, da una dimensione esistenziale di stato di grazia che emerge proprio da questo terzo e conclusivo atto.

La mostra “HUMAN fights rights lights”,  presentata in prima assoluta nelle retrostanze settecentesche degli appartamenti storici del Palazzo reale, è accompagnata inoltre da JUNGLE, un’installazione sonora concepita per immergere il pubblico nell’atmosfera della giungla primaria, diffusa dalla falsa cupola dello Scalone d’Onore del Vanvitelli. JUNGLE riflette  sui diritti come leganti, senza i quali la possibilità stessa di una società umana verrebbe meno.

Il progetto espositivo , realizzato in collaborazione con la galleria Liquid Art System di Capri, è patrocinato dalla Città di Caserta e gode inoltre del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.

Diverse le associazioni umanitarie che hanno sposato moralmente il progetto, tra cui anche Amnesty International: un invito a riflettere su una Carta quanto mai attuale e che , all'alba dei suoi 70 anni, continua a far discutere.

 






 
© RIPRODUZIONE RISERVATA