Al Mann si riscoprono Anna Rocco e i suoi studi sugli oggetti in bronzo del museo

Al Mann si riscoprono Anna Rocco e i suoi studi sugli oggetti in bronzo del museo
Venerdì 18 Maggio 2018, 20:06
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Sabato 19 maggio alle 17 nella Sala Conferenze del Mann sarà presentato il volume di Anna Rocco, edito da Bibliopolis, «Catalogo della suppellettile bronzea di uso domestico del Museo Nazionale di Napoli».

Le città sepolte dal Vesuvio nel 79 d. C., grazie al tragico seppellimento, offrono un aspetto del tutto particolare, avendoci esse conservate le più vive testimonianze della vita di quei tempi, non solo nelle sue manifestazioni artistiche più alte, ma pure nel suo aspetto più semplice, come essa quotidianamente si svolgeva nelle case dei ricchi ed in quelle dei poveri. In questa possibilità che dal disseppellimento in poi hanno offerto di ricavare un quadro unitario e completo di vita, sta la loro singolare importanza. L’abbondante suppellettile bronzea di uso domestico, di cui si tratta nel volume, ed ancora quella in terracotta, rinvenute in ogni casa disseppellita, offrono una precisa testimonianza di quell’intima vita.

Anna Rocco (1911-1954) fu Ispettrice della Sovrintendenza alle Antichità di Napoli, Avellino e Benevento già della Campania e Molise, operando sia sul territorio che presso il Museo Archeologico napoletano. Fu autrice di svariate pubblicazioni, tra cui due volumi del Corpus Vasorum Antiquorum. Il volume che viene oggi presentato, edito a cura della Famiglia, rappresenta la sua ultima opera, finora inedita, risultato del lavoro di catalogazione della classe dei “Bronzi Minuti” del Museo Nazionale di Napoli, vale a dire tutta la bronzistica di uso comune, dalle caldaie alle pentole; dalle lucerne ai candelabri; dagli accessori da toletta e palestra, ai finimenti equini, dalle serrature e chiavi, ai vasi decorati, per finire con i problemi connessi alle fabbriche.

Ne parlano, con l’intento di delineare la figura della studiosa e Funzionaria e, insieme, la vita del Museo e delle Collezioni negli anni ’50 del novecento confrontata con quella odierna: Giuseppe Maggi, già Direttore del Museo Archeologico di Napoli dal 1961 al 1971 e di Ercolano e Oplontis dal 1971, scopritore della Barca e delle Vittime di Ercolano, che conobbe personalmente l’Autrice; Valeria Sampaolo, già Funzionario Conservatore del Museo Archeologico di Napoli, tra i maggiori conoscitori delle Collezioni, al momento attiva in diversi Progetti del Museo; Laurentino Garcia y Garcia, archeologo, autore di diverse pubblicazioni, tra cui, fondamentale per gli studi di pompeianistica, l’aggiornata, sterminata bibliografia di Nova Bibliotheca pompeiana, Danni di Guerra a Pompei, e il recentissimo Scavi privati nei territori di Pompei (2017).
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