«Non presentiamo - dice don Pasquale Incoronato, responsabile della pastorale giovanile - una chiesa delle doglianze e di giovani vittime che si lamentano sulla condizione di Napoli, ma ragazzi che nelle loro realtà sono impegnati per il bene comune e sono sentinelle di speranza. Giovani del coraggio e dell'impegno». Alla Rotonda Diaz ad attendere il Papa anche 150 bambini diversamente abili. Previsti anche momenti musicali con 350 giovani musicisti del progetto «Canta, suona e cammina» che si sviluppa in sette parrocchie delle periferie di Napoli in cui si insegna ai giovani a suonare uno strumento musicale. I giovani suoneranno anche alla presenza del Papa tre brani e poi, quando lascerà la piazza, lo saluteranno eseguendo «'O sole mio».
Ma l'arrivo del Pontefice alla Rotonda Diaz sarà anticipato da una lunga riflessione su tre temi: fame di pane, di giustizia e di futuro. «Abbiamo preso spunto - don Pasquale - dalla sottolineatura dell'arcivescovo di Napoli, Cardinale Sepe, sulla necessità di dare da mangiare agli affamati».
Un tema declinato legandolo all'attualità. Nell'ambio spazio sul lungomare partenopeo l'appuntamento è già dalle 15.30: «Un momento che abbiamo chiamato - spiega Don Pasquale - 'Quelli che aspettano il Papa' e che durerà fino alle 17 con musica e dialoghi su tre temi: fame di pane che è anche la mancanza lavoro; fame di giustizia che è anche voglia di legalità; e fame di futuro. Ognuno dei tre momenti sarà introdotto da un breve video di circa un minuto e mezzo, uno spot che aprirà poi alle testimonianze dal palco». Si comincia con i giovani che racconteranno la loro esperienza nel portare il cibo caldo ai senza fissa dimora, poi toccherà, sul tema della giustizia, a una famiglia che parlerà della propria esperienza di adozione difficile. Infine per la «fame di futuro», salirà sul palco Vincenzo Spadafora, garante dell'Autorità nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, accompagnato da sette bambini.