Portici, il sindaco-senatore Cuomo al contrattacco: «Ho rispettato le regole»

Portici, il sindaco-senatore Cuomo al contrattacco: «Ho rispettato le regole»
di Michele M. Ippolito
Martedì 19 Settembre 2017, 10:37
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Portici. Il sindaco-senatore (perché sì, è ancora senatore) Vincenzo Cuomo va al contrattacco, dopo giorni di polemiche sulle sue dimissioni dal Parlamento arrivate con la lentezza utile a maturare il diritto alla pensione.

Ieri Cuomo, nel corso di una affollata conferenza stampa convocata nel suo ufficio di primo cittadino nel Municipio porticese, ha spiegato di aver «rispettato pedissequamente tutte le regole», ma essendo queste «molto, ma molto complesse e farraginose», ecco perché a tre mesi abbondanti dal voto non è ancora decaduto dalla sua carica. I passaggi formali da compiere, assicura, sono numerosi e a volte contraddittori. «In un Paese in cui nessuno rispetta le regole io l'ho fatto fino in fondo. Questo nessuno me lo ha potuto contestare» ha attaccato Cuomo, che vive da giorni nella tempesta. Documenti alla mano, ha spiegato che, se si fosse dimesso dopo la sua proclamazione a sindaco, arrivata alla fine dello scorso mese di luglio, probabilmente la decadenza sarebbe arrivata verso Natale.

«In quel caso ha chiarito bisogna calendarizzare il voto nell'aula del Senato e i tempi sono lunghi. C'è un ex grillino, Giuseppe Vacciano, che si è dimesso per cinque volte: altrettante volte l'aula, a scrutinio segreto, ha respinto le sue dimissioni. Non riesce, insomma, a lasciare il Senato».

Cuomo, invece, ha seguito un'altra strada. «Mi sono astenuto dalle funzioni di senatore dallo scorso 26 luglio, poi ho optato nei termini di legge, scegliendo di rimanere a fare il sindaco. A quel punto - evidenzia - la procedura ha previsto passaggi per diversi organismi del Senato, che ancora non si sono conclusi. Solo venerdì scorso mi è stata recapitata la notifica di un provvedimento in cui mi si chiedeva di scegliere in via definitiva. Ancora una volta, ho scelto di restare a Portici».

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