Vertice Dema-Lezzi per Bagnoli: sbloccati soltanto 50 milioni

Vertice Dema-Lezzi per Bagnoli: sbloccati soltanto 50 milioni
di Luigi Roano
Mercoledì 14 Novembre 2018, 12:30
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Ci sono solo 50 milioni per Bagnoli - almeno in questa legge di Bilancio - questo il dato che viene fuori dal vertice tra la ministra Barbara Lezzi e il sindaco Luigi de Magistris. Torna d'attualità il risanamento e il futuro dell'area ex Italsider. Dopo la querelle per la nomina del nuovo commissario Francesco Floro Flores il tema è quello dei finanziamenti, dei soldi per proseguire nell'opera di bonifica e di rigenerazione urbana.

Questo l'oggetto del vertice romano. Un colloquio dopo mesi di incertezze dal quale l'ex pm sembra uscire rinfrancato. Tuttavia il Consiglio dei ministri che si terrà proprio a Napoli lunedì potrebbe essere decisivo per fare chiarezza. Resta un giallo il futuro dell'area ex Italsider atteso che di qui ai prossimi 5 anni servirebbe oltre un miliardo per completare la bonifica e ricostruire il quartiere se si considera l'importanza strategica della rinascita di Bagnoli per Napoli e per l'intero Paese.
 
Dunque solo 50 milioni per Bagnoli dopo mesi di tensioni per le nomine che non hanno giovato a nessuno. Si potranno comunque aprire dei nuovi cantieri grazie a un residuo di circa 70 milioni della passata gestione, quella non a trazione gialloverde ma quando il premier era Paolo Gentiloni. Con quei soldi si avvieranno altre bonifiche, con i 50 milioni lo stesso Floro Flores insieme con il soggetto attuatore Invitalia, dovrà decidere come spenderli e su cosa puntare, atteso che il risanamento dei suoli è la priorità la strada sembra segnata in quella direzione. Il sindaco - si diceva - esce più o meno soddisfatto dall'incontro e racconta: «Sono stato molto rassicurato - sottolinea de Magistris - non solo in merito alle risorse per la bonifica ma anche rispetto al progetto di rigenerazione urbana di Bagnoli e alle infrastrutture. Ci sono obiettivi importanti che si possono raggiungere già entro la fine dell'anno».

Per il sindaco la riunione è stata «utile e proficua» ed ha spiegato che si è entrati «nel dettaglio». Soddisfazione è stata espressa da de Magistris anche «per come il commissario Floro Flores ha iniziato a lavorare. «Mi sembra che abbiamo cominciato a entrare nel pieno del lavoro comune e registro la massima sintonia tra il ministro Lezzi e il Comune di Napoli».

De Magistris - dunque - sostiene che si è entrati nei dettagli della nuova Bagnoli e che potrebbero esserci sorprese per fine anno. A cosa si riferisce? La soddisfazione dell'ex pm è soprattutto di tipo politico. La sostanza della vicenda è che ci sono grosse possibilità di mettere la parola fine al Praru, orrendo acronimo che sta per «Programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana», vale a dire il sì definitivo alla variante urbanistica per Bagnoli. Semaforo verde che significherebbe che il futuro quartiere si connoterà come sito a vocazione turistica, con la spiaggia pubblica, il parco verde e anche il porto oltre che aziende a basso impatto ambientale. Una battaglia che il Comune ha iniziato fin dai tempi di Renzi premier. Resta da capire come saranno finanziate le opere necessarie per arrivare a questo risultato. Oggi al riguardo sono attese novità sia dal Mibac che dal ministero dell'Ambiente che devono dare le valutazione di impatto ambientale del Piano.

La novità dell'ultima ora è che per le opere come la Porta del Parco e il Turtle Point si profila una gara per affidare la gestione ai privati, l'unico modo per salvarle dall'incuria e per non incappare nelle sanzioni della Ue. Al riguardo la Regione rischia di dovere restituire 65 milioni all'Europa. In particolare sul Turtle Point c'è l'interesse della stazione zoologica Anton Dohrn per la gestione che garantirebbe non solo trasparenza ma un futuro roseo. Per quanto riguarda gli impianti sportivi sarà molto più arduo riuscire ad affidarne la gestione dato lo stato comatoso in cui versano.
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