Universiadi, pressing su De Luca
«Adesso tocca al governatore»

Universiadi, pressing su De Luca «Adesso tocca al governatore»
di Fulvio Scarlata
Venerdì 13 Luglio 2018, 10:23
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Inviato a Roma

«Per il governo non ci sono più i tempi per organizzare le Universiadi, ma prendiamo atto della passione delle istituzioni locali e sosterremo la manifestazione»: Giancarlo Giorgetti chiude con un richiamo al cuore il vertice a Roma. Con due decisioni chiare: da un lato l'addio al commissario attuale Luisa Latella e dall'altro l'impegno a superare la cabina di regia romana «che non si riunirà più». Il potere passa agli enti locali che sostengono le Universiadi, in particolare alla Regione che eroga i finanziamenti, con la possibilità che il nuovo commissario sia lo stesso Vincenzo De Luca.

ALTA TENSIONE
Come si sapeva, si è arrivati all'appuntamento di ieri a Roma senza un accordo. E nuovamente ci sono state frizioni tra De Luca e Luigi de Magistris tra gli sguardi attoniti del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti e del sottosegretario Simone Valente, mandato da Luigi Di Maio. I sottosegretari leghisti Giancarlo Giorgetti e Pina Castiello sulla linea della «razionalità» secondo la quale i troppi ritardi accumulati impediscono la realizzazione delle Universiadi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò che provava a chiedere un rinvio per l'evento napoletano.

LA MEDIAZIONE
Di fronte alla litigiosità italiana, è toccato al belga Eric Santrond riportare un po' di ordine. Il vicepresidente della Federazione internazionale sport universitari, infatti, ha ribadito che le Universiadi a Napoli «sono un'occasione da non perdere perché tutto il mondo vuole venire in Italia, solo la delegazione degli Stati Uniti sarà di 500 persone». La Fisu è determinata: nessun rimando, sì al taglio di mille atleti «da reperire senza eliminare alcuna disciplina ma limando le presenze in ogni sport», accettata anche l'idea di tornare al villaggio sulle navi da crociera «che noi pochi mesi fa avevamo approvato». La mediazione tra Comune e Regione si è trovata ospitando 4200 atleti su due navi da crociera, la Msc Lirica, che ha già vinto a gennaio la gara d'appalto, e una nave della Costa Crociere. I restanti duemila universitari andranno «nel parcheggio della Mostra d'Oltremare, non dentro l'area di Fuorigrotta». De Magistris accetta l'idea «purché le Universiadi si facciano». Stessa linea di Lorenzo Lentini del Centro universitario sportivo: «Sono un'occasione troppo importante per perderla». Malagò assicura che «se la politica fa la sua parte, il Coni non si tirerà indietro». Castiello e Giorgetti a quel punto accettano la scelta di «cuore» ma con più condizioni: niente più cabine di regia romane, nuovo commissario con il «ringraziamento a Latella per il lavoro fatto finora», e responsabilizzazione degli enti locali.

Finale da tutti soddisfatti. «Siamo contenti perché fino all'ultimo le Universiadi erano in dubbio - dice de Magistris - Dopo l'incontro la decisione finale è che si faranno grazie alla determinazione del territorio, del Comune, della Fisu. Scatta la volata finale con Regione e Comune protagonisti, spetta però al governo l'azione normativa. Noi ci assumiamo tutte le responsabilità se non si perde più neanche un giorno. Abbiamo sempre sottolineato l'importanza della collaborazione istituzionale e di quanto questo evento sia importante come momento di coesione istituzionale ai massimi livelli». «Ci siamo battuti per evitare l'occupazione e la devastazione della Mostra d'Oltremare - per De Luca - Si è convenuto per la logistica l'orientamento su tre navi da crociera, soluzione più rapida, efficace, economica o due navi con un piccolo insediamento nel parcheggio della Mostra. Il governo si è riservato di verificare altri provvedimenti legislativi: nominare un supercommissario o introdurre norme di accelerazione ulteriore. Abbiamo riconfermato che gli interventi di ristrutturazione degli impianti sportivi, finanziati dalla Regione, andranno avanti». «Quella delle Universiadi è una grandissima opportunità per Napoli e la Campania - spiega Castiello - Ci sono dei ritardi enormi anche sul fronte degli impianti sportivi e non c'è una visione comune di Comune e Regione sul villaggio. Però come governo siamo pronti a sostenere la manifestazione sportiva responsabilizzando gli enti locali. È prevalsa una ragione passionale, ora la questione passa agli enti locali». Più articolato il ragionamento di Malagò: «Dal vertice è uscita una soluzione che potrebbe far contenti tutti - dice il presidente del Coni - il governo conferisce maggiore responsabilità agli enti locali immaginando la nomina di un supercommissario di carattere non più nazionale, ma regionale. Palazzo Chigi non ha voluto staccare la spina ma la responsabilità ora ricade su De Luca e de Magistris, con il governatore che vuole coinvolta l'Agenzia regionale per le Universiadi finora bypassata».
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