Universiadi a Napoli, ultimo sprint: pronte due navi per gli atleti

Universiadi a Napoli, ultimo sprint: pronte due navi per gli atleti
di Fulvio Scarlata
Venerdì 6 Luglio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 10:51
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Dopo il braccio di ferro a Roma, i contatti per arrivare a un accordo. Nel vertice di martedì il sottosegretario Giancarlo Giorgetti è stato chiaro: «Entro il 13 bisogna trovare una soluzione o saltano le Universiadi». A caldo Vincenzo De Luca ha visto vincere la sua linea di dire no a oltre duemila casette nella Mostra d'Oltremare grazie a un'insperata alleanza con il governo penta-leghista, mentre Luigi de Magistris ribadiva la sua linea: «Basta che la manifestazione si tenga». Da ieri, invece, sono scesi in campo i pontieri: il capo di Gabinetto Attilio Auricchio per il Comune, Fulvio Bonavitacola per la Regione. Bisogna trovare un accordo per presentarsi con una proposta concreta tra meno di dieci giorni a Palazzo Chigi e non offrire appigli per far cancellare le olimpiadi degli universitari.
 
In definitiva sono sette mesi persi. A gennaio, infatti, l'Agenzia regionale per le Universiadi (Aru), allora presieduta da Raimondo Pasquino, aveva chiuso l'appalto per ospitare gli atleti di Napoli 2019 su una nave da crociera, la Msc Lirica da 2114 posti letto. Era stata già bandita la manifestazione di interesse per affittare tre navi passeggero, con la disponibilità della Msc Azzurra, Rhapsody e Splendid con 1500 cabine per tremila atleti, ma l'appalto non è stato mai concluso. Perché con la nomina del commissario Luisa Latella, Comune e Coni hanno visto come soluzione alternativa un villaggio olimpico fatto con casette prefabbricate alla Mostra, più sicura, vicina agli impianti sportivi e alle vie di comunicazione, con ampi spazi per il tempo libero. Assecondando la filosofia della Fisu, la federazione internazionale sport universitari, che punta a lasciare qualcosa in eredità alle città che ospitano le Universiadi, si sosteneva che i prefabbricati potevano poi servire per emergenze abitative, anche se quei container da 19 metri quadrati, in cui entrano giusti giusti tre letti con armadi, una scrivania e un bagno, senza cucina, non si capiva poi bene come utilizzarli come case, sia pure temporanee.

Contro l'ipotesi Mostra si è battuto De Luca, sostenuto da architetti e intellettuali. Martedì scorso l'idea è stata bocciata dai sottosegretari Giorgetti e Pina Castiello alla presenza di Luigi Di Maio. La vittoria della tesi del governatore, tuttavia, lascia il campo al realismo politico. Per il 13 luglio, infatti, bisogna arrivare con una soluzione definitiva. Da Palazzo Santa Lucia sono sicuri di ottenere, a fianco della Msc Lirica, una nave da crociera, forse due, da Costa Crociere. Per il momento anche con due navi, e diminuendo di mille atleti il numero di partecipanti alle Universiadi, come richiesto alla Fisu, restano da sistemare almeno duemila universitari.

Ecco perché sono ripresi i contatti tra Comune e Regione. A mantenere vivo il dialogo, anche nei momenti più difficili, ci hanno sempre pensato il capo di Gabinetto Auricchio e il vicepresidente Bonavitacola. Nel compito di trovare una mediazione è coinvolto il commissario Luisa Latella chiamata esplicitamente dal governo in causa per non essere ridimensionata da un super-commissario auspicato, invece, da Pina Castiello. Accanto all'ospitalità al porto, dunque, si dovrebbe optare per un mini-villaggio per duemila ospiti nel parcheggio della Mostra d'Oltremare, quello che in passato aveva ospitato un campo terremotati, lontano dalle zone monumentali e vincolate del complesso.

Una soluzione che conferma la linea De Luca senza cancellare completamente il progetto finora perseguito per la Mostra. Questa ipotesi, tuttavia, non è per forza vincente. La decisione finale, infatti, tocca alla federazione internazionale degli sport universitari che aveva dato come indicazione vincolante per la questione ospitalità la parità di trattamento per tutti gli atleti. La Fisu deve anche avallare l'ipotesi di ridurre di mille universitari i partecipanti a Napoli 2019: 600 possono essere lasciati a casa eliminando i quattro sport non obbligatori (vela, tiro a segno, tiro a volo, rugby a sette), per gli altri 400 ci sono seri problemi.

In questo quadro il Coni resta fermo.

Il comitato olimpico aveva sostenuto l'ipotesi delle casette alla Mostra e nel perdurante clima di incertezza sul villaggio olimpico, senza il quale le Universiadi non si possono fare, non fa partire i progetti per la fase organizzativa della manifestazione. La sensazione che l'evento sportivo possa essere cancellato diventa sempre più concreta.

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