Abusi sanati al Tennis club Napoli: ​«Ora un prezzo più equo»

Abusi sanati al Tennis club Napoli: «Ora un prezzo più equo»
di Luigi Roano
Lunedì 8 Ottobre 2018, 07:00
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Giovedì il faccia a faccia tra l'assessore Ciro Borriello e il presidente del Circolo del Tennis Riccardo Villari per capire se sarà possibile intavolare una trattativa per la vendita della prestigiosa e storica sede che affaccia sul Lungomare. Di base ci sono due volontà: quella di Palazzo San Giacomo di vendere - a dire il vero è una necessità visto che il Comune deve dismettere quote importanti di patrimonio per sanare il debito e ha il fiato sul collo della Corte dei Conti - e quella di acquistare da parte del Circolo. Come finirà? In questi casi - si dice - che un accordo alla fine si trova. Tuttavia non tutto è così scontato, ci sarà da lavorare e molto.
 
Oggi, intanto, scade l'opzione di vendita in favore del Circolo, questo secondo il Comune, nella sostanza è un mero dato formale. Villari tuttavia precisa - senza nessuno spirito polemico - che le cose non stanno così. «Abbiamo chiesto da tempo - racconta il presidente - di avere a disposizione tutta la documentazione relativa alla nostra sede e ricordo che stiamo lì da 120 anni. Il Comune ci ha inviato una parte della stessa ma senza l'intera documentazione è difficile per noi fare valutazioni precise. Abbiamo inviato al Comune una Pec chiedendo l'aggiornamento delle carte e ci vediamo giovedì, nessun problema. Noi abbiamo la volontà di acquistare naturalmente a cifre di mercato e ragionevoli». Il Comune parte - per il prezzo - da poco più di 23 milioni, dal Circolo fanno sapere che invece una cifra equa si aggirerebbe sui 9 milioni. «Le cifre sono queste - spiega ancora Villari - tenendo presente i vincoli che incombono sul Circolo e anche il mercato. Uno dei primi atti da presidente è stato quello di manifestare la nostra volontà di acquisire la sede, un sito storico che sta lì dal 1905. Quando parlo di ragionevolezza ricordiamo che fine ha fatto l'ex Circolo della stampa in Villa Comunale, questo dato sia da monito per tutti. E mi preme sottolineare che la nostra volontà di acquisto risale a un anno fa, quindi non si devono avere dubbi su quello che vogliamo fare».

Uno dei problemi da affrontare è quello di abusi edilizi, ma nella sostanza si tratta di lavori fatti in una sede che ha oltre un secolo di vita. Un punto sul quale il presidente chiarisce come stanno le cose e soprattutto che passi in avanti importanti sono stati fatti in questa direzione. «Pur essendoci un giudizio pendente innanzi al Consiglio di Stato abbiamo fatto i progetti per ripristinare lo stato dei luoghi, non aspettiamo le decisioni del Consiglio di Stato. Abbiamo spedito già l'estate scorsa i nostri progetti alla Sovrintendenza e aspettiamo il via libera per i lavori. Malgrado siamo convinti che alcune delle opere fatte vadano bene».

Al netto della trattativa tra Circolo e Comune resta il dato storico che il Circolo del Tennis è da sempre impegnato anche nel campo del sociale, nella sostanza non è un qualcosa di chiuso ma di aperto verso la città. «Abbiamo scritto al Provveditorato degli studi e già dal mese prossimo daremo la possibilità a 400 ragazzi di avvicinarsi allo sport e al tennis in particolare. Addirittura questa nostra apertura verso l'esterno fa parte del contratto con il quale noi siamo qui al Circolo e lo abbiamo fatto molto volentieri. Proprio per questo nella trattativa che andremo a fare mi auguro che si tenga conto soprattutto dai parte dei vertici sportivi che il Circolo del Tennis va sostenuto». Villari approfondisce il concetto: «Io faccio altre considerazioni. È follia pensare che i circoli, associazioni senza fini di lucro, debbano sborsare cifre insostenibili tenendo conto che noi ospitiamo tanti ragazzi anche dalle scuole. Io penso che a iniziare dal Coni e dalla Federazione dovrebbero valutare che i Circoli devono avere canoni agevolati visto che abbiamo ma diamo anche alla città. Il Comune nel fare il prezzo valuti anche questo aspetto della nostra presenza sul territorio».
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