Bagnoli, Taglialatela: «Fallita per colpa di De Magistris»

Bagnoli, Taglialatela: «Fallita per colpa di De Magistris»
Venerdì 1 Aprile 2016, 15:38
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«A De Magistris che oggi parla contro il Governo vogliamo ricordare che durante il suo mandato vi è stato il fallimento della società pubblica "Bagnoli Futura" che avrebbe dovuto gestire e guidare il progetto di riconversione dell'area. In più il sindaco deve sempre dar conto dei 50 milioni di euro ricevuti dalla sua amministrazione da parte del Ministero dell'Ambiente per avviare le bonifiche e di cui si sono letteralmente perse le tracce». È quanto dichiarato in conferenza stampa stamane da Marcello Taglialatela, parlamentare di Fratelli d'Italia - An e candidato sindaco di Napoli. «È da più di due anni che come Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale portiamo avanti una serie di denunce e di iniziative per porre l'accento sul grande fallimento rappresentato dal mancato rilancio di Bagnoli e dell'area ovest di Napoli, su cui vi sono enormi responsabilità da parte di De Magistris e della amministrazione comunale. Bagnoli - sottolinea - rappresenta il più grande fallimento della classe politica di centro - sinistra che ha governato Napoli negli ultimi venti anni». «Non vorrei che quella inscenata dal primo cittadino nei confronti di Renzi sia solo una polemica pre-elettorale.
Il Governo Nazionale ha sicuramente grosse responsabilità, tra cui l'immobilismo dell'attuale Commissario di Governo che non riesce a dare discontinuità rispetto all'inattività del Comune, ma De Magistris deve dar conto del fallimento civile, economico e politico di cui ha piena responsabilità. Bagnoli è letteralmente ferma da 5 anni», ha continuato il deputato di Fratelli d'Italia - An. «Bagnoli ha bisogno di una nuova pianificazione urbanistica che, senza aumentare le volumetrie, valorizzi il contenuto e la vocazione turistica dell'area. Da Sindaco avvierò una stagione di netta concretezza e discontinuità, partendo dal rilancio dell'isolotto di Nisida che può svolgere un ruolo chiave dal punto di vista dell'attrattività turistica. In qualsiasi altra parte del mondo quell'area rappresenterebbe un fiore all'occhiello. È vergognoso che sia abbandonata a se stessa», ha concluso.
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