Sicurezza, de Magistris: bene il dl
ma no scaricabarile sui sindaci

Sicurezza, de Magistris: bene il dl ma no scaricabarile sui sindaci
Lunedì 13 Febbraio 2017, 16:06
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«Ci sono segnali importanti ma bisogna stare attenti a che non sia un modo politicamente furbesco di scaricare poi sui sindaci maggiori responsabilità concedendo briciole di poteri». Così il sindaco di Napoli e vicepresidente dell'Anci, Luigi de Magistris, commenta le misure contenute nel decreto legge in materia di sicurezza urbana che ridefinisce gli strumenti messi nella disponibilità degli amministratori locali. De Magistris, nell'evidenziare che il decreto contiene «aspetti positivi anche se alcune cose non sono state inserite e altre possono essere migliorate», sottolinea che «se si pensa di dare ai sindaci solo più responsabilità e poco potere, si rischia di farsi male».

In particolare, il primo cittadino evidenzia la necessità di «rafforzare la polizia municipale, prima articolazione utilizzata dalle amministrazioni comunali in tema di sicurezza urbana. Il Governo deve metterci in condizione di poter riempire gli organici, di poter avere le risorse per impiegare la polizia municipale anche di sera, di notte e nei giorni festivi, possibilità che oggi non abbiamo». Ma non solo. De Magistris ritiene che la polizia municipale dovrebbe poter accedere «al Ced del Ministero dell'Interno, alle banche dati così da poter effettuare verifiche e controlli nel momento in cui si ferma qualcuno». Il primo cittadino napoletano mette in evidenza la presenza all'interno del decreto di «segnali» in materia di parcheggiatori abusivi per cui in caso di reiterazione del reato «scatta la sanzione penale». Plauso inoltre all'istituzione del Comitato metropolitano co-presieduto dal Prefetto e dal sindaco metropolitano. «Finalmente - dice de Magistris - ai sindaci è data la possibilità, per legge, di definire con il Prefetto l'ordine del giorno e di indicare le priorità in materia di sicurezza dei territori metropolitani».

«Lo strumento del Daspo lo vedo di difficile applicazione. Noi interpreteremo soprattutto in modo propositivo il maggiore potere di ordinanza che viene concesso ai sindaci». Questo il giudizio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in relazione alla misura del Daspo urbano per chi deturpa zone di pregio delle città, contenuta nel decreto sulla sicurezza urbana varato dal Consiglio dei Ministri. Secondo l'ex pm, il Daspo «come fatto amministrativo, credo sia discutibile perché implica la privazione della libertà personale e di circolazione». De Magistris invece punta a utilizzare il maggiore potere di ordinanza «intesa in senso migliorativo di spazi urbani, per il rafforzamento del concetto di sicurezza finalizzato alla costruzione di una comunità accogliente e che diventa più sicura in virtù della partecipazione della gente alla vita quotidiana». Da de Magistris dunque no «a un'ondata di sindaci muscolarmente sceriffi che emettono solo ordinanze per vietare comportamenti ma che non producono alcun risultato» e sì a un maggiore potere di ordinanza che vada nella direzione di «accrescere la sensibilizzazione della collettività così che si possa mirare alla preservazione dei luoghi». «Credo che agire su questa strada - afferma de Magistris - possa implicitamente implicare già l'aspetto sanzionatorio perché significa mettere all'angolo della società dal punto di vista civico chi deturpa». «Utilizzerò - conclude il sindaco - lo strumento dell'ordinanza, previsto dal decreto, per rafforzare il ruolo del sindaco nel miglioramento della città prevedendo qualche prescrizione che serva a impedire la commissione di atti a danno della città».
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