Sanità, scontro Grillo-De Luca: «Non può essere commissario, deve passare sul mio cadavere»

Sanità, scontro Grillo-De Luca: «Non può essere commissario, deve passare sul mio cadavere»
di Ettore Mautone
Giovedì 12 Luglio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 13:41
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«Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dovrà passare sul mio cadavere prima di smantellare il polo materno infantile dell'Ospedale del Mare per fare posto all'ennesima cardiochirurgia». Queste le dichiarazioni rese dal ministro della Salute Giulia Grillo ai microfoni de La 7 a conclusione, ieri, del secondo e ultimo giorno di visita agli ospedali campani. «Qui domina l'illogicità organizzativa e programmatoria» ha aggiunto, stigmatizzando poi il doppio ruolo, di governatore e commissario per la Sanità, ricoperto da un anno da De Luca. Ciò in base a una legge, non votata e non condivisa dal M5S, che nella scorsa legislatura ha fatto cadere l'incompatibilità tra le due cariche. Infine dito puntato sulle ingerenze della politica nelle nomine di vertice, «con incarichi fiduciari affidati ai direttori generali, e da questi ai primari, che rispondono agli interessi della politica anziché dei cittadini».

Una radiografia impietosa quella scattata dal ministro Grillo che ha concluso il suo tour all'ospedale Scarlato di Scafati e al San Leonardo di Castellammare di Stabia. Attenzione massima sull'Ospedale del Mare, non solo per i ritardi nel decollo del pronto soccorso e per la incredibile vicenda del primario che ha chiuso il reparto in una notte, ma anche per la previsione, inserita nel piano ospedaliero, di smantellare il polo materno infantile già realizzato a Napoli est (su cui indaga anche la Corte dei Conti, ndr) dirottando Ginecologia, Nido, Terapia intensiva neonatale e Pediatria, al Loreto Mare (quando sarà) per fare posto all'ennesima cardiochirurgia. «Abbiamo visitato quel reparto bellissimo con la consigliera regionale del M5S Valeria Ciarambino - ha detto Grillo - sono stati spesi 4 milioni ma si rischia di mandare tutto all'aria per rifare altrove quell'unità e fare posto a un'altra divisione di cardiochirurgia di cui, peraltro, non vi è necessità in quel territorio. Uno spreco e anche una mancata risposta ai cittadini. La sanità è stata per troppo tempo, e lo è ancora secondo me, una sorta di terreno di scorribanda politica - ha aggiunto - sono fortemente contraria a nomine politiche nella sanità perché così non si risponde al cittadino ma alla politica. Legame che va scisso».
 
Il ministro ha poi puntato il dito sull'attività della struttura commissariale guidata da un anno dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. «Il governo della salute non è facile - ha sottolineato - la Sanità richiede grandissima competenza. Qual è quella di un presidente di Regione per fare il commissario? Ce lo siamo chiesti? È un fatto politico o tecnico - ha proseguito - è necessario assicurare al cittadino la qualità. Quando si commissaria la Regione, nelle mani di una singola persona ci sono tutti i problemi che gli altri non hanno saputo risolvere. E come lo può fare uno che deve anche badare a fare il presidente di Regione? Mi pare un pochino complicato. Io non avrei assolutamente allargato - ha concluso - a tale possibilità, abbiamo votato contro la legge (nella precedente legislatura, ndr) ».

Sotto la lente del ministro sono finiti tutti i nodi della Sanità campana. «Ho visto i vostri pronto soccorso - ha proseguito Grillo - che, come molti del Sud, sono pieni di codici verdi che potrebbero, invece, essere smistati da una rete territoriale efficace. Dobbiamo potenziare la medicina generale. Cose che non si risolvono dall'oggi al domani. Qui la medicina del territorio non c'è. Bisogna utilizzare bene le risorse economiche che abbiamo, che non sono infinite». Un ministro che martedì ha iniziato la sua visita in Campania tra i più deboli (le mamme dei piccoli pazienti cardiopatici al Monaldi e gli anziani del distretto 34 di Portici) per concluderla tra i camici bianchi in trincea.

«Abbiamo visitato un po' tutti i reparti - ha commentato all'uscita del San Leonardo - dall'Ostetricia, alla Ginecologia alla Terapia intensiva neonatale e poi le aree di maggiore criticità.

Sono stata colpita dalle difficoltà, enormi, in cui lavorano gli operatori e che sono difficoltà vissute anche dai cittadini. Sono condizioni di tutta la Campania per la quale - ha assicurato Giulia Grillo - porrò a disposizione la mia struttura ministeriale. Non posso fare promesse ma come ministero faremo tutto il possibile per evitare sprechi e dare la spinta politica per farvi avere quello che non avete potuto avere in questi anni».

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